Dare senso alle vacanze pasquali
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Dare senso alle vacanze pasquali

Consigli per studiare da casa: 26. Bando agli schermi.

Pillole quotidiane per aiutare studenti (e famiglie) a organizzare lo studio in tempi di Covid-19, che nel mondo ha confinato in casa oltre un miliardo di ragazzi. A firma di Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, dirigenti e docenti dei licei Faes di Milano, nonché autori di Basta studiare! e Leggere per piacere (Sperling & Kupfer). Ogni mattina alle 8.30 su panorama.it, consigli, dritte e buone pratiche per alunni di tutte le età.

Vacanze pasquali, per cui niente scuola. In condizioni normali, una vera festa. Il periodo invernale e primaverile che da Natale arriva a Pasqua è sempre impegnativo per chi vive tra i banchi di scuola e così le vacanze pasquali arrivano sempre come una pausa gradita che consente uscite, riposo,.

Ora è tutto un po' diverso e la giornata degli studenti è vuota. Una condizione da gestire, sia per i ragazzi sia per le famiglie che si trovano i figli senza impegni da mattino a sera. Che fare? Fondamentale disintossicarsi dagli schermi, favorendo attività diverse. Magari andrà bene guardarsi la serie del momento, certamente, o un film alla sera, ma già questo è un uso diverso dalle ore e ore passate al computer per ascoltare lezioni, studiare, scrivere.

Sembra banale, antico, superato, ma è importante più che in altri momenti storici ritrovare diverse attività, perché l'isolamento continua e per qualche giorno sarà davvero salutare fare a meno del computer, limitandone l'uso.

Allora una attività che necessità di tempo e di cura, come la ripresa di uno strumento, a qualunque livello, o il gioco degli scacchi oppure l'esordio in cucina, pensando a qualcosa per il giorno di Pasqua. L'idea è quella di cimentarsi in qualcosa di pratico, usuale, dimenticato da un pezzo o inedito. Inoltre, è il momento di accendere la musica e rivoluzionare la propria stanza, perché no. Rispolverate il passato, selezionate cosa mettere in evidenza e cosa invece inscatolare.

Oltre a tutto ciò, vale leggere. Quanti libri abbiamo in casa ancora da leggere? Quanti libri non sappiamo nemmeno più di avere? Leggere per capire, per curiosità, per guardare la carta e non il plasma di uno schermo, per il piacere di farlo, senza valutazioni. Abbiamo a disposizione una decina di giorni di pausa dalla scuola, ma da passare comunque in casa, senza insofferenza. Cerchiamo di progettare attività lunghe che possano aiutarci a riempire questo tempo, senza doverlo ammazzare stando passivamente tra un social e l'altro.

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