Guida alla scelta della scuola superiore
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Guida alla scelta della scuola superiore


Quale scuola superiore scegliere? Come affrontare la scelta con i propri figli? Che cosa aspettarsi dalla conoscenza virtuale delle scuole, in tempo di Covid? Nel mese degli open day, ecco una breve road map per decidere al meglio a quale istituto iscrivere i vostri figli. A cura dei professori Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, autori di Basta Studiare! e Leggere per Piacere.

  • Prima puntata: Tempi e strategie.

Alea iacta est, il dado è (quasi) tratto, ci siamo ormai. Incalzano gli open day, si cumulano le informazioni, le agende sono fitte di appuntamenti, tutti virtuali quest'anno, con le presentazioni delle scuole superiori di secondo grado.

Sullo schermo si alternano dirigenti scolastici, vicepresidi, referenti per l'orientamento, alunni ed ex alunni, si moltiplicano tabelle e dati, materie curricolari e potenziamenti dell'offerta formativa, immagini di laboratori, attività sportive, gite e stage.

Tutto sembra lontano e nello stesso appetibile. Ogni cosa spaventa e attrae. I ragazzi sono nel mezzo: da una parte i genitori, dall'altra gli amici, un consiglio dopo l'altro.

Ora si tratta però, finalmente, di decidere, senza ansia. È proprio il momento giusto per portare a termine ragionamenti iniziati la scorsa estate, condivisi con i docenti della scuola media, frutto di tanti discorsi tra genitori e figli. Mancano quasi due mesi al momento cruciale dell'iscrizione formale alla scuola superiore.

Se ancora le idee non sono chiare, c'è ancora tempo, niente panico; agenda alla mano, è bene selezionare due o tre opzioni per l'indirizzo specifico di studi, due o tre scuole di cui scoprire concretamente volti e offerta formativa. Selezione, raccolta di informazioni e poi nuovamente un confronto chiaro e sereno.

Quando iscriversi è noto: dal 4 al 25 gennaio. Chi deve decidere è evidente: lo studente di terza media e al suo fianco i genitori, valido sostegno e punto di riferimento autorevole. Si tratta di una scelta che deve essere possibilmente condivisa, senza colpi di testa o imposizioni.

Come decidere, questo è più complesso. Ecco alcune strategie utili per maturare una decisione importante, che vale almeno per i prossimi cinque anni di vita, certamente anche oltre. In primis si può recuperare nel passato recente una decisione già presa, in altre occasioni, magari per uno sport, una compagnia, un'estate.

Ogni studente ha certamente già dovuto affrontare una scelta importante prima della terza media; recuperate quindi quel momento e le competenze allora attivate. La memoria sarà di conforto e di aiuto, alleggerendo tensione e disorientamento.

Calma, è necessaria tutta la calma possibile, per scongiurare decisioni affrettate e dettate da distrattori, paure, mode o tradizioni.
Le persone. Sono sempre le persone a «fare la scuola»: è importante quindi, anche in una fase in cui le relazioni sono complesse e ai minimi termini, recuperare sensazioni e conoscere docenti, alunni, genitori, incrociando volti più che dati.

Infine è fondamentale attivare una proiezione di sè nel futuro prossimo o lontano e chiedere allo studente di terza media come si immagina da oggi a un anno, poi a tre o cinque anni. Come si immagina la sua scrivania il prossimo novembre, il suo zaino, i libri che aprirà - e vorrà aprire - nei lunghi pomeriggi liceali, quali docenti ascolterà e quali materie studierà più spesso. Per sè, per i suoi pomeriggi e per il suo futuro.

La decisione è importante e riguarda una parte rilevante del progetto che gli studenti possono e potranno costruire della propria vita. Le questioni, i parametri e i dati che verranno condivisi sono innumerevoli, ne parleremo nei prossimi appuntamenti, restituendo un ordine corretto. Tra realismo, rilevanza e ancora strategia, ma anche timori, speranze e opportunità.

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Marcello Bramati

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