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Milan, serve un vice Ibrahimovic

L'assenza per Covid, una stagione lunga e piena di impegni: i rossoneri devono pensare a un'alternativa allo svedese che è il cuore della squadra di Pioli

La vittoria sul Bodo Glimt, la terza nelle prime tre partite ufficiali della stagione, non deve far dimenticare la sofferenza attraverso cui il Milan è arrivato al traguardo contro una squadra nettamente inferiore anche se in evidente migliore condizione atletica. Lo stesso vale per la soddisfazione provata nel registrare il gol utilissimo di Lorenzo Colombo, classe 2002, in rete da vice Ibrahimovic in un momento decisivo della sfida che ha portato i rossoneri al playoff di Europa League la cui importanza è evidente sia dal punto di vista economico che dell'immagine. Il Milan continua sull'onda lunga positiva del post lockdown ma la positività al Covid di Ibrahimovic fa suonare un campanello d'allarme che non può essere ignorato.

Serve un vice Ibrahimovic davanti perché questa sarà una stagione particolare, appesa al filo del coronavirus e molto compressa nel calendario. Un Milan in Europa League potrebbe arrivare a giocare fino a 68 partite cui aggiungere gli impegni dei rispettivi nazionali. Tutto in nove mesi, con la prospettiva che anche un minimo problema fisico incida più del solito nella gestione della rosa. Quello visto contro il Bodo Glimt non è il vero Milan perché davanti mancavano per varie ragioni anche Leao e Rebic, però la fotografia dello stato di necessità è nitida.

Serve un vice Ibrahimovic pur nella consapevolezza che un surrogato dello svedese non esiste. Puoi cercare un numero '9' ma non avrai mai la leadership e il carisma di Ibra, quella specie di scudo che ha fatto cambiare passo alla squadra da gennaio rendendola la migliore della seconda parte del campionato scorso.Serve un vice Ibrahimovic per non caricare il peso sulle spalle del 2002 Colombo e per non lasciare nulla di intentato nella rincorsa alla qualificazione alla prossima Champions League che per il club è vitale. Da non mancare per nessun motivo.

Le avversarie in quella corsa sono tante e ben attrezzate, dal Napoli che Gattuso sta plasmando all'insegna della qualità alla Lazio che un anno fa ha accarezzato il sogno scudetto, all'Atalanta ormai grande. Sempre inserendo nel mazzo Juventus e Inter, che sembrano un passo avanti, e non potendo dimenticare la Roma che parte con un nuovo progetto. Sette in corsa per quattro posti. Sarà una gara ad eliminazione per la quale non bisogna tralasciare alcun dettaglio. La sofferenza di San Siro (senza Ibra) può aver dato a Maldini e alla proprietà un prezioso suggerimento.

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Giovanni Capuano