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Ansa
Calcio

San Siro, il campo killer ed il calendario assurdo della Serie A

Le immagini dell'erba rovinata hanno fatto il giro del mondo. Ibrahimovic, infortunio per colpa del terreno? Ora si cambia, ma con un calendario così stressato il rischio è dietro l'angolo

Ora che il campionato si ferma per due settimane, prima di un nuovo tour de force, il prato di San Siro verrà sostituito per cancellare la vergogna delle ultime partite giocate su un manto che di erboso ha avuto ben poco. Un disastro le cui immagini hanno fatto il giro del mondo e che potrebbe essere costato a Zlatan Ibrahimovic un nuovo stop per problemi al tendine d'Achille della gamba destra. Non ci sarà controprova, però se tre indizi fanno una prova nel caso dello stadio milanese è difficile immaginare l'insussistenza di un legame tra i guai di alcuni calciatori - Zlatan incluso - e le condizioni pietose in cui è presentato il campo in questo inizio di 2022.

La caviglia infortunata di IbrahimovicTratto da DAZN

Non è colpa dell'era e nemmeno del meteo, sia chiaro. E non è colpa degli agronomi che su quel rettangolo verde lavorano giorno e notte dopo ave risolto alla radice i difetti emersi negli anni dopo Italia '90, quando la copertura aveva asfissiato l'erba rendendo l'ex giardino del calcio italiano una specie di sabbiera killer, fatale per i legamenti di tanti campioni a partire da Ronaldo il brasiliano. Il mix di erba naturale e sintetica con sottofondo di sabbia, terra e ghiaia ha fatto il suo lavoro egregiamente in queste ultime stagioni, ma ora si è piegato alla follia di un calendario che non logora solo i calciatori.

Dalla ripresa della Befana (Milan-Roma) alla sciagurata sfida tra Milan e Juventus, brutta anche per colpa del fondo su cui si è disputata, San Siro ha ospitato 8 partite in 16 giorni: 13 ore e mezzo di calcio (supplementari compresi) e una festa per la consegna della Supercoppa italiana all'Inter durata a lungo e con tanta gente - troppa - a saltellare in una delle zone più in sofferenza del terreno verde. Chi ha partorito questa sequenza si doveva essere illuso di avere a che fare con un campo indistruttibile e del tutto insensibile anche ai rigori dell'inverno.

Non è stato così e dopo le denunce di Inzaghi ("Campo ignobile") e Pioli ("Non ci ha aiutato") si corre ai ripari. Saranno soldi ben spesi, ma la figuraccia resta e i danni per chi si è affaticato o fatto male anche. Il problema è che la lezione non sembra essere stata mandata a memoria. Inter e Milan troveranno un prato nuovo di zecca per il derby che si gioca dopo la sosta, ma da lì in poi si ricomincia con i soliti ritmi forsennati.

Non sono previste altre doppiette nell'arco di 24 ore come quelle del 12-13 e del 22-23 gennaio ma la situazione non sarà comunque semplice, anche perché si tratterà di un manto appena posato e lavorato a tempo di record nella ricucitura di tutte le sue parti così da rendere uniforme il misto naturale e sintetico. In dieci giorni, dal 6 al 16 febbraio, sono in calendario 5 partite più un allenamento completo da parte del Liverpool, che ha diritto ha calpestare il prato nel giorno di vigilia della sfida di Champions League contro la squadra di Inzaghi. Troppo. Il rischio è riprecipitare nell'attuale caos.

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Giovanni Capuano