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Ansa
Calcio

Esame Suarez, Paratici e i legali della Juventus indagati a Perugia

Nuovi sviluppi nell'inchiesta. Indagato Fabio Paratici e l'avv. Chiappero. Paratici avrebbe chiesto ed avuto aiuto dal Ministro dei Trasporti, De Micheli - GIUSTIZIA SPORTIVA, COSA RISCHIA LA JUVE

L'inchiesta sull'esame di lingua italiana del calciatore Luis Suarez, propedeutico per l'ottenimento della cittadinanza italiana e lo sbarco in Serie A con la maglia della Juventus, compie un salto di qualità. Dopo lo scandalo suscitato dalla pubblicazione delle intercettazioni, le polemiche e la fuga di notizie che aveva causato il blocco temporaneo dell'indagine, ora la Procura di Perugia ha tirato le somme e cominciato a prendere i primi provvedimenti. L'esame definito "farsa" dagli stessi investigatori, con domande e risposte "preventivamente comunicate allo stesso calciatore" così da "predeterminare l'esito e il punteggio dell'esame", è costato una sospensione di 8 mesi dall'attività per la rettrice dell'Università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego, del direttore Simone Olivieri e dei professori che esaminarono il calciatore allora del Barcellona e oggi dell'Atletico Madrid.

CASO SUAREZ, COSA RISCHIA LA JUVENTUS PER LA GIUSTIZIA SPORTIVA

Ma la novità è che sotto i riflettori ci sono ora anche i nomi di manager della Juventus che si era difesa sostenendo l'estraneità nell'organizzazione del test, svolto il 22 settembre scorso quando già - è la linea del club bianconero - Suarez era uscito dai radar degli uomini mercato perché ritenuto non raggiungibile proprio a causa del suo status di extracomunitario. Per la Procura di Perugia evidentemente il quadro è diverso, tanto da ipotizzare anche per i dirigenti juventini un coinvolgimento diretto; la formula scelta nel comunicato è quella dell'approfondimento in corso.

IL RUOLO DELLA JUVENTUS

Secondo gli investigatori ci sarebbero le prove di pressioni fatte dalla società torinese nei confronti dei vertici dell'ateneo perugino perché si accorciassero i tempi tecnici e burocratici per ottenere la certificazione linguistica. "Gli accertamenti investigativi hanno consentito di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre 2020, la dirigenza si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per 'accelerare' il riconoscimento della cittadinanza italiana" si legge nella nota della Procura.

Tra gli indagati, come ha confermato la stessa Juventus, anche Fabio Paratici. Per lui il reato iscritto è il 371 bis. In pratica di essere stato reticente al momento della sua audizione davanti ai magistrati. Secondo alcune indiscrezioni Paratici avrebbe chiesto aiuto al Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che ascoltata dai magistrati avrebbe ammesso di aver dato a Paratici il contatto del Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno, Bruno Frattasi, amico di lunga data.



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Da qui le nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all'università per i quali i reato contestati sono rivelazione del segreto d'ufficio finalizzata all'indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici. In sostanza il quadro emerso nell'inchiesta e che dovrà essere confermato nel successivi passaggi, è quello di un interesse dell'ateneo a mettersi a disposizione della Juventus e del giocatore nell'intento di conseguire un positivo ritorno di immagine oltre che personale.

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Giovanni Capuano