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Calcio

Juventus, Inter e Lazio: scudetto avanti piano

Sarri sconfitto a Napoli, ma Conte e Inzaghi non ne approfittano. Tra nervi, errori e piccole crisi è stata la giornata dei rimpianti per tutti

La Juventus perde a Napoli la seconda partita della sua stagione, ma Inter e Lazio non riescono ad approfittarne. E se il pareggio dei biancocelesti nel derby contro la Roma può essere considerato fisiologico, il mezzo passo falso di Conte a San Siro contro il Cagliari è il segnale di una mini-crisi che sta rallentando la corsa della ex capolista.

Il risultato di una domenica di grandi sfide (Roma-Lazio e Napoli-Juventus) è che tutti hanno qualche rimpianto da provare a cancellare. E tutti hanno qualcosa da farsi perdonare, sotto forma di errori, nervi fragili e partite giocate con approccio sbagliato. L'effetto diventa una lotta scudetto ancora aperta, laddove i risultati del pomeriggio avevano consegnato alla Juventus la chance di una fuga vera. Abortita in un San Paolo che ha accompagnato il Napoli nella miglior prestazione stagionale dopo la vittoria autunnale contro il Liverpool.


lautaro martinez inter cagliari espulsione manganielloLautaro Martinez espulso in Inter-Cagliari Ansa

Il ko dei campioni d'Italia sorprende perché arriva in casa di una squadra che dal giorno dell'esonero di Ancelotti aveva sempre perso in campionato davanti al proprio pubblico. Tra Juventus e Napoli c'erano 27 punti al via della sfida, ma in campo non si sono visti e i bianconeri hanno mostrato i soliti difetti, aggravati da un approccio molto meno feroce rispetto ad altre volte nei big match.

Il solito gol di Ronaldo (in rete per l'ottava giornata di fila) non è stato sufficiente. Insigne è rinato, trascinando l'effetto Coppa Italia e rilanciando le ambizioni della squadra di Gattuso, che resta lontanissima dalla zona Champions League ma sta piano piano ritrovando una sua identità.

L'Inter ha certamente motivo per recriminare. Poteva rimettersi in scia, ma il pareggio contro il Cagliari pesa. Quinto mezzo passo falso nelle ultime 7 giornate (11 punti su 21), quarta rimonta subita dopo Fiorentina, Atalanta e Lecce, campanello d'allarme su tenuta fisica e mentale.

I nerazzurri hanno scaricato la rabbia su Manganiello complicandosi la vita. Lautaro Martinez, espulso, starà fuori e la sua assenza rischia di pesare quanto la carica contiana che pare improvvisamente diluita. E su questi ritmi l'Inter diventa una squadra normale. L'arrivo di Eriksen può rappresentare la scintilla che riaccende il fuoco?

Per chiudere la Lazio. Sulla carta aveva un impegno complesso nel derby e, dunque, non può in assoluto ritenere negativo il pareggio. Però brucia per Inzaghi il modo in cui la squadra ha tenuto il campo, soffrendo la Roma che sulla carta aveva meno armi e motivazioni. Immobile ancora a digiuno contro una grande; la Lazio ha bisogno dei suoi gol sempre per tenere ritmi altrimenti proibitivi.

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Giovanni Capuano