Bonelli replica: "Su di me solo bugie dettate dagli amici di Pecoraro"
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Bonelli replica: "Su di me solo bugie dettate dagli amici di Pecoraro"

Il presidente dei Verdi annuncia: "Guardo al futuro e non mi ricandido" - le accuse contro Bonelli -

Panorama ha creduto alle bugie di chi non fa altro che gettarmi materiale organico addosso per vendicarsi dell'operazione di pulizia che ho fatto nel partito dopo gli scandali e le inchieste su Pecoraro Scanio”.

Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli non ci sta a sentirsi criticare da chi vorrebbe condannare il suo partito a una sorta di “Udeur alla Mastella” per spartirsi qualche posizione di potere. “Io malato di poltronismo? Ma se nemmeno mi ricandido!

Bonelli, ma se non è vero che ci tiene alla poltrona, perché, visto l'esito, non si è dimesso subito dopo le ultime elezioni politiche?

Se mi fossi dimesso subito, avremmo dovuto convocare immediatamente il congresso. Invece tutti, nessuno escluso, mi hanno chiesto di aspettare perché c'erano le elezioni amministrative. Dopodiché il congresso è stato già fissato per la metà di novembre.

E lei che farà?

Io mi presenterò dimissionario e non mi ricandiderò presidente dei Verdi e lavorerò per un cambio generazionale, perché alla guida del partito ci sia un o una trentenne. La sa, infatti, la cosa che mi indigna di più?

Dica...

Che questi soggetti, pur sapendolo benissimo, raccontano il contrario solo per gettarmi materiale organico addosso.

Si riferisce ai vari Borrelli, Caporale, Carrabs citati nell'articolo di Panorama?

Birbantelli bugiardi.

Ma perché ce l'hanno tanto con lei?

Perché non mi perdonano di aver fatto pulizia dopo le inchieste che hanno riguardato Pecoraro Scanio (Pecoraro Scanio è stato assolto dall'accusa di tentata concussione nell'ambito dell’indagine sulle tangenti che sarebbero state pagate per autorizzare la nascita di alcune centrali elettriche, mentre ad aprile scorso il pm di Roma Paolo Ielo ha notificato l’avviso di chiusura indagine all’ex ministro dell'Ambiente accusato di finanziamento illecito per la presunta concessione di appalti ed incarichi di consulenza in cambio del pagamento di voli in elicottero, viaggi e telefonini. Ndr)

C'è anche qualcosa di più personale?

Diciamo che io non faccio politica come Borrelli (Francesco Emilio Borrelli è commissario regionale in Campania, Ndr) che non è mai stato eletto ed è sempre stato solo nominato e passa il tempo a fare cento comunicati al giorno compresi quelli contro i gavettoni nelle scuole di Napoli ignorando problemi ben più seri come la quantità di diossina nella terra dei fuochi.

E magari anche qualcosa di più politico...

Sicuramente si aspettavano posti nella lista con Ingroia.

Ecco, parliamo di Ingroia. Lei prima si accorda con Bersani, poi gli volta le spalle per il pm. Ma perché?

La verità è molto diversa da quella riferita a Panorama da chi mi sta facendo la guerra.

E cioè?

Io ho pagato un prezzo altissimo per battaglia che ho fatto per la salvaguardia della vita a Taranto. E' noto a tutti, anche alle pietre, che i Verdi, e nello specifico Angelo Bonelli, sono stati espulsi dal centrosinistra per un veto messo da Vendola dopo la mia candidatura a sindaco della città che lui stesso ha definito un'opera di sciacallaggio politico arrivando a chiedere la mia testa a Bersani attraverso un'intervista a Repubblica.

Ma oggi si ricandiderebbe a sindaco di Taranto?

Certo! Rifarei tutto perché quando ancora di Taranto non si parlava, siamo stati noi a portare all'attenzione del Paese un problema drammatico quello di un'area in cui i bambini hanno un'aspettativa di vita minore del 35% rispetto agli altri e le donne hanno nel latte la diossina. Cosa dovevo fare secondo voi? Rinunciare a una battaglia come questa per infilare qualcuno di noi in Parlamento?

Ci ha provato comunque con Ingroia...

Lo dico a prova di smentita: è stato deciso all'unanimità, non c'è stato nemmeno un astenuto.

Ma se lei è così bravo e gli altri dicono bugie, perché poi quando si è candidato a Ostia ha preso solo 139 preferenze?

A Ostia, dove mi è stato chiesto di candidarmi per dare una mano, non sono pochi 139 voti. A Taranto per esempio, ho avuto un buon risultato: il 12% contro l'1,8 del M5S. A questi signori che vantano grandi risultati, ricordo che il signor Borrelli ha preso a Napoli lo 0,6% e non è che si sia dimesso da commissario regionale.

Adesso ce l'hanno con lei per via di Green Italy. Che intenzioni ha?

L'operazione che sto tentando di fare, con il forte sostengo dei Verdi europei, in particolar modo quelli tedeschi, è quella di riunificare tutti gli ecologisti da Sel, al Pd, alle associazioni ambientaliste per costruire una proposta politica sul modello di quanto sperimentato in Francia con Europe Ecologie che alle ultime europee ha preso il 15%.

Bonelli, sta per dire addio ai Verdi?

Io non dirò mai addio ai Verdi che è sempre stato il mio unico partito, ma non voglio nemmeno diventare una sorta di Udeur alla Mastella in cui quattro capi bastone si mettono d'accordo per spartirsi i posti.

In primavera si torna a votare per l'Europa. Con Sel non ci parla per via di Vendola, con il Movimento 5 Stelle nemmeno perché Grillo non parla con nessuno, quindi a chi intende rivolgersi Angelo Bonelli?

Io mi rivolgo in particolare al Pd per chiedergli di aprire un confronto serio sulle istanze ecologiste sostenute da noi e dai Verdi europei.

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Claudia Daconto