Alluvioni e frane: l'odissea infinita della Toscana
Andrea Sinibaldi Lapresse
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Alluvioni e frane: l'odissea infinita della Toscana

A distanza di un anno dall'alluvione in Lunigiana, la Toscana è nuovamente in ginocchio. Adesso è la Maremma a contare i danni maggiori con esondazioni e frane.

E' crollato poche ore fa anche il ponte sul fiume Albegna in località Marsiliana, sulla strada provinciale 94, nel comune di Manciano. Nel crollo sono morte tre persone, tecnici dell'Enel che stavano lavorando sul territorio per ripristinare l'energia elettrica.Il ponte si è frantumato sotto la loro auto quando lo avevano percorso quasi interamente.

E’ l’ennesimo danno, con vittime, provocato nella provincia di Grosseto dall’ondata di piogge, vento e mareggiate che ha colpito tutto il litorale toscano, da nord a sud, e che ha anche devastato e in alcuni casi addirittura modificato l’intero territorio e il corso di alcuni torrenti.

Il maltempo che ha iniziato a flagellare la Toscana tre giorni fa, però, sembra non sia ancora destinato a finire nonostante le previsioni del tempo. La popolazione sta aspettando ondata di piena del fiume Ombrone prevista per in queste ore. Un altro colpo di grazia per la zona che ha costretto la prefettura di Grosseto ha rivedere e modificare anche il piano di evacuazione e ad inserirvi, assieme a centinaia di famiglie residenti lungo il corso del fiume, persino l’intero ospedale Misericordia del capoluogo maremmano.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto l'intervento immediato dell'esercito: “Non siamo una Regione piagnona, né una regione che chiede assistenza, siamo abituati alla serietà e al rigore e siamo capaci di affrontare situazioni di emergenza complesse e straordinarie. Quando abbiamo ritenuto che non ci fosse bisogno di un intervento esterno, abbiamo fatto da soli - spiega il presidente Rossi – ma adesso abbiamo davvero bisogno perché la situazione è veramente critica e non ce la facciamo più”.

Rossi è ancora più determinato nella difesa dei suoi territori e dei suoi concittadini: “Voglio che il Commissariamento per il maltempo sia affidato a me, al presidente della Regione perché devono essere concessi finanziamenti adeguati e poteri speciali per consentire la realizzazione rapida dei lavori e superare gli ostacoli burocratici”.
“Bisogna – prosegue il presidente – che siano messi a disposizione risorse per la ricostruzione di ponti, argini e strade e per le opere strategiche, garantire un flusso di spesa costante annuale per un decennio, in modo da affrontare seriamente il rischio idraulico e idrogeologico in Toscana". Ad essere flagellata dalle piogge anche l’alta Toscana e i comuni confinati con la Liguria: la Lunigiana Massa Carrara.

Il Ministero dell’Ambiente. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini spinge sulla deroga al Patto di Stabilità per sbloccare risorse utili ad un Piano di prevenzione del dissesto del suolo. Chiede che si intervenga ''di nuovo'' sulla Commissione Europea ''per avere risposte in fretta. E'assurdo tenere bloccate risorse già disponibili".

L'Italia avrebbe infatti bisogno di interventi per circa 40 miliardi nei prossimi 15 anni.

Tre morti e numerosi dispersi. E' a Capalbio, nel cuore della Maremma, che si registra la prima vittima: un uomo di 73 anni, un agricoltore della zona, travolto dall'acqua con la sua auto. Gravissime invece, le condizioni di una donna anziana di Albinia ricoverata in rianimazione,  dopo essere stata sorpresa da un'onda d'acqua mentre era alla guida della propria auto. Ma sempre ad Albinia, frazione di Orbetello, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile stanno cercando almeno altre tre persone che ad oggi non hanno dato notizie. Sono centinaia le famiglia che sono state evacuate solamente tra domenica sera e la giornata di lunedì. Carabinieri e vigili del fuoco a bordo di alcuni mezzi anfibi, invece, sono riusciti a trarre in salvo 9 turisti, in maggioranza adolescenti, rimasti bloccati in un hotel nel centro di Albinia. Solo poche ore fa hanno perso la vita anche tre tecnici dell'Enel

Carrara e Sarzana. E’ crollato 50 metri del “Muraglione”, la fortificazione storica costruita dai tedeschi nel 1944 per segnare la Linea Gotica e che faceva da argine al torrente Parmignola straripato nella notte di domenica. L'esondazione del fiume, al confine tra i due Comuni, ha causato allagamenti a centinaia di case di Marina di Carrara e Marinella di Sarzana. “Poteva essere una catastrofe”, hanno scritto in una durissima lettera congiunta i sindaci di Carrara, Angelo Zubbani, e quello di Sarzana, La Spezia, Massimo Caleo, ai presidenti della Regione Toscana, Enrico Rossi, e della Regione Liguria, Claudio Burlando. L'esondazione del fiume, al confine tra i due Comuni, ha causato allagamenti a centinaia di case di Marina di Carrara e Marinella di Sarzana. La zona, assieme alla Lunigiana era stata colpita dall’alluvione solamente un anno fa.

Siena e provincia. Resteranno chiuse anche nella giornata di oggi le scuole nei comuni senesi di Abbadia San Salvatore, Radicofani, Chianciano Terme, Chiusi e Montepulciano. E’ parzialmente rientrato l'allarme che ad Abbadia San Salvatore aveva portato all'evacuazione di oltre trenta famiglie: grazie al drenaggio con le pompe idrovore e' sceso il livello del laghetto Verde della Gora e del Muraglione. Altre famiglie sono state evacuate a Sinalunga, per l'esondazione del torrente Foenna e anche a Montepulciano Stazione, per la rottura dell'argine del torrente Salcheto, a Chiusi Scalo e Montallese per la rottura dell'argine del torrente Parce e a Abbadia di Montepulciano perché è tracimato il Salarco. “Sono caduti 300 millimetri di pioggia Marco Nocchi, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Radicofani – ma per fortuna la morfologia del terreno ci aiuta e possiamo definirci molto più fortunati di altri comuni a noi confinanti. Il maltempo di questo fine settimana ha allagato solamente la zona industriale”.

Massa. Centinaia le famiglie sfollate e i territori comunali allagati. ''Ci aspettavamo una allerta di tipo 1, ovvero un allarme moderato. Avevamo controllato l'andamento della perturbazione sul sito della protezione civile regionale e credevamo ci attendessero 40 mm di pioggia. Invece ne sono caduti 250 in quattro ore tra le 23 di sabato e 4 di domenica''. E’ la dichiarazione dell'assessore alla protezione civile del Comune di Massa, Loreno Vivoli, secondo il quale ''se avessimo avuto una segnalazione di allerta 2 avremmo informato meglio i nostri cittadini e avremmo potuto chiedere la chiusura degli esercizi pubblici''.

Montalto di Castro e Viterbo (Alto Lazio). ''Il territorio di Montalto di Castro, da Vulci alla Marina, e' stato sommerso da circa due metri d'acqua. Sembra tutto mare. Solo Montalto paese, trovandosi su un'altura, e' in salvo''. Così hanno descritto la situazione dopo l’ondata di maltempo,  gli uomini del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Viterbo. I fiumi Paglia, Mignone e Fiora sono tracimati riversando in città una quantità di acqua impressionante. ''In particolare il Fiora, precisano i vigili del fuoco, è uscito dagli argini con una potenza incontrollabile''. Attualmente, con i mezzi anfibi, i soli che possono operare, sono i corsi i salvataggi di numerose persone rimaste intrappolate in casa. A Montalto Marina sono state evacuate una settantina di persone, sistemante in parte presso i parenti e in parte in un albergo requisito dal comune. Centinaia i garage, i negozi e le case invase dall'acqua.

Trasporti: Cinque ore e mezzo a bordo di Frecciabianca per raggiungere Roma."Il viaggio tra Livorno e Roma che doveva durare poco più di due ore, domenica pomeriggio, si è trasformato in un’odissea - racconta una passeggera - il treno ad alta velocità si è rimasto bloccato nella campagne del grossetano e nella zona di Montalto di Castro e Civitavecchia. Ma da Ferrovie dello Stato nessuna comunicazione ai passeggeri in viaggio". Dalla notte di domenica la linea ferroviaria Tirrenica è stata chiusa e i treni per Genova o per Roma sono stati dirottati su Firenze.E' stata sospesa a scopo precauzionale per due giorni a causa del rischio di tracimazione della diga Cavallini, anche la circolazione dei treni sulla linea Siena-Grosseto.

Nel Lazio, a Civitavecchia, su richiesta del sindaco, undici persone, rimaste bloccate alla stazione ferroviaria a causa dell’interruzione della linea, sono state recuperate dai militari del 7/o Reggimento dell'Esercito di Civitavecchia e ospitate in caserma. Anche nell’intero della Toscana, nel senese, sono saltati i collegamenti ferroviari tra Lucignano e Sinalunga.

Strade: ancora chiusa la Strada provinciale 14 a Sant'Angelo Scalo per la tracimazione del fiume Orcia; interrotta la circolazione sulla Sp 326 di Rapolano da Montallese alla Croce per frane. Smottamenti anche tra Chiusi e Chianciano, a rischio chiusura anche la strada dalla Cassia a Piancastagnaio. Chiusa la Sp 103 di Castiglion del Bosco e la strada provinciale 34 al ponte di Bibbiano, entrambe sull'Ombrone, e soprattutto il ponte sul fiume Arbia tra i popolosi centri di Taverne e Arbia.
Chiusa l’Aurelia nel tratto grossetano all’altezza di Capalbio, Orbetello fino a Montalto di Castro

Autostrada: l’A1 è ancora chiusa nel tratto compreso tra gli svincoli di Valdichiana e Fabro in direzione Roma e, in direzione Firenze, della stessa A1 a partire da Orte fino a Chiusi. L'inondazione, all'altezza del km 427, interessa un tratto di circa 300 metri dove il livello delle acque sulle campagne esterne ha superato di circa 80 cm.

Interventi vigili del fuoco. Sono circa 2.000 gli interventi di soccorso effettuati dagli 865 vigili del fuoco impegnati da domenica per l'ondata di maltempo che ha colpito il centro-nord. Gli interventi più difficili in provincia di Grosseto, dove sono 22 le persone salvate dagli elicotteri dei vigili del fuoco.

Tra i recuperi effettuati quello di un bambino di un mese e, a Marsiliana, in Maremma, di una donna incinta che ha partorito una bimba poco dopo esser stata trasportata all'ospedale Misericordia di Grosseto. Per contribuire ai soccorsi sono arrivati nel grossetano anche squadre dei vigili del fuoco del Lazio e delle altre province della Toscana.

Situazione difficile anche nel viterbese, dove ci sono stati oltre 100 gli interventi e in Umbria, in provincia di Perugia dove è esondato il fiume Elsa. Anche a Terni, situazione difficile, dove sono 140 gli interventi dei vigili soprattutto nella zona di Orvieto.

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Nadia Francalacci