"Nessuno mi può giudicare": la prima puntata
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Musica

"Nessuno mi può giudicare": la prima puntata

Il "testa a testa" tra Caterina Caselli e Giovanni Caccamo su Rai Radio2 si è incentrato sulla musica degli anni Sessanta - Il racconto

La prima puntata con la Caselli e Caccamo

Oggi è iniziato il nuovo programma radiofonico di Caterina Caselli e Giovanni Caccamo, "Nessuno mi può giudicare - Testa a testa". Per sei domeniche dalle 15.30 alle 17.00 su Rai Radio2, infatti, i due proporranno un percorso nella musica del nostro Paese.

Due generazioni a confronto che, con leggerezza e semplicità, raccontano una parte importante della nostra musica. La puntata di oggi in particolare ha trattato successi e personaggi degli anni Sessanta (con un contributo di Paolo Conte).

Ecco i momenti e le dichiarazioni più interessanti...

Alcune hit degli anni Sessanta

La prima puntata di "Nessuno mi può giudicare - Testa a testa" si è aperta con un medley di alcuni grandi successi degli anni Sessanta.

In particolare: Mi sono innamorato di te, 29 settembre, Mi ritorni in mente, Quando quando quando e In ginocchio da te. Un ottimo modo per entrare nell'atmosfera di quegli anni.

Gli esordi di Caterina Caselli

Questo è un giorno importante per Caterina Caselli: oggi è il suo 70esimo compleanno. Un motivo in più per ripercorrere una storia come la sua, che ha segnato la musica del nostro Paese.

Incalzata dalla curiosità di Giovanni Caccamo, la Caselli ha raccontato dei suoi inizi, e di quando - da piccolissima - continuava a dire di voler cantare per tutta la vita: "Dietro la scuola c'era l'insegna di un maestro di musica. Sono andata a farmi sentire la voce. Mi è stato detto che avevo un bel senso ritmico ma che dovevo educare la mia voce".

E ancora: "Per fortuna in casa avevo un grande fan che era mio padre, e quindi sono andata a lezione di canto. Cantavo Tintarella di luna e lì ho iniziato a capire le mie potenzialità". 

Come è arrivata "Nessuno mi può giudicare"

Un altro aneddoto di Caterina Caselli. Nessuno mi può giudicare non era destinato a lei, bensì ad Adriano Celentano. "Una sera a Milano è arrivato Pace e mi ha detto: "Ho un pezzo fortissimo per te". Così mi ha fatto ascoltare Nessuno mi può giudicare, ma in versione tango. Io ero un po' dubbiosa".

E ha continuato: "Così siamo andati a Bologna e l'abbiamo modificata un po'. Abbiamo testato la canzone, ci siamo chiusi in studio con alcuni ragazzi ed è andata benissimo".

Paolo Conte, ospite di questa puntata: "Se la lucertola è la sintesi del coccodrillo, il tango è la sintesi della vita". Segue un mash-up dei suoi brani più famosi.

Il momento "Testa a testa": Caterina Caselli e Francesca Michielin

Le protagoniste di questo primo "Testa a testa" sono due donne che - a vent'anni - sono arrivate entrambe al secondo posto del Festival di Sanremo. Sono Caterina Caselli (che ha cantato Nessuno mi può giudicare nel 1966) e Francesca Michielin (che allo scorso Sanremo ha interpretato Nessun grado di separazione, brano che poterà al prossimo Eurovision Song Contest in rappresentanza del nostro Paese).

Quali sono le maggiori differenze tra questi due momenti?

Un medley che spazia nel tempo

Continua la musica a "Nessuno mi può giudicare - Testa a testa". Un medley con alcuni brani che hanno partecipato a grandi manifestazioni come il Cantagiro, il Festivalbar e l'Eurovision.

Ecco i brani: Il volto della vita di Caterina Caselli, Perdono di Caterina Caselli, Non ho l'età di Gigliola Cinquetti, Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, Follia d'Amore di Raphael Gualazzi e L'essenziale di Marco Mengoni.

Questa è l'occasione per Caterina Caselli di fare un appunto su alcune differenze tra il panorama musicale di allora e quello di oggi: "Al tempo il disco era un punto di arrivo e non di partenza. Le canzoni venivano testate sul pubblico, con i tanti live che si facevano prima di pubblicare un album".

Cos'è un talento per Caterina Caselli?

Dopo aver ascoltato Città vuota di Mina, si parla di talento. Secondo Caterina Caselli "un talento è qualcosa che ti fa fare le cose meglio e prima degli altri. Però a volte sa essere molto delicato, deve essere aiutato perchè possa esprimersi al meglio. A volte deve essere aiutato nel trovare la propria direzione". E sul talento di Mina nessuno ha dubbi.

C'è tempo per una piccola curiosità svelata da Giovanni Caccamo: "Caterina Caselli e Mina si mandano spesso note audio su Whatsapp".

A chiudere la puntata, un omaggio di Caccamo alla Caselli, con una sua intima versione di Insieme a te non ci sto più.

Appuntamento a domenica prossima su Rai Radio2, con una puntata dedicata agli anni Settanta.

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Giovanni Ferrari