Charles Manson: 5 incontri tra la musica e il killer di Bel Air
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Charles Manson: 5 incontri tra la musica e il killer di Bel Air

Lo spietato assassino ha ispirato "Revolution blues" di Neil Young e "My Monkey" di Marilyn Manson, in cui è campionata la sua voce

Che cosa hanno in comune artisti diversissimi tra loro come Neil Young, Marilyn Manson, Beach Boys, Beatles e Gun N' Roses?

Sono tutti, in qualche modo, accomunati dalla sinistra e inquietante figura dello spietato killer Charles Manson,morto a 83 anni in un ospedale a Bakersfield in California.

Il fascino del male

Mandante di stragi, stupratore, manipolatore, plagiatore, nazista dichiarato (aveva un svastica tatutata sulla fronte), Manson, per uno strano e incomprensibile cortocircuito mediatico, è stato trasformato negli anni quasi in un eroe della controcultura, in un filosofo antisistema e in un'icona pop.

Uno "psicopatico di successo", la cui vita è stata una tragica testimonianza di quali nefaste conseguenze possano generare la manipolazione e il fanatismo, confermando ancora una volta come la crudeltà eserciti un'attrazione irresistibile sulle menti più suggestionabili.

Non a caso Quentin Tarantino, regista che da sempre sguazza tra scene pulp e plot sopra le righe, sta ultimando la sceneggiatura del biopic dedicato al killer, prodotto dalla Sony Pictures, di cui dovrebbe essere protagonista uno tra Tom Cruise, Brad Pitt e Leonardo DiCaprio.

L'amicizia con Dennis Wilson dei Beach Boys

Manson, dopo aver imparato a suonare la chitarra in prigione, arrivò nel 1967 a Los Angeles con l'obiettivo di trovare un contratto discografico e di diventare una star della musica, mentre è diventato famoso esclusivamente per motivi di cronaca nera.

A Los Angeles diventa grande amico di Dennis Wilson, batterista dei Beach Boys, che nel 1968 gli ruba una sua canzone, Cease to Exist, trasformandola in Never Learn Not To Love, mentre il testo è rimasto identico all’originale.

Wilson, dopo la strage di Bel Air Manson del 9 agosto 1969, nella quale Manson ordinò ai suoi “seguaci” di uccidere Sharon Tate, Jay Seabring e altre quattro persone, ha rinnegato quella amicizia pericolosa, lasciando un'ombra inquietante sulle reali motivazioni dell'efferato omicidio.

Helter Skelter

La leggenda narra che Helter Skelter dei Beatles, brano del White album che anticipa la nascita dell'heavy metal, fosse stato utilizzato da Manson come inno per la folle guerra razzista della sua setta.

Manson ascoltò ossessivamente quella canzone, insieme alle altre del White Album, e la interpretò come un monito dell'avvicinarsi della guerra di razze.

Vide i Beatles come i "Quattro Angeli dell'Apocalisse" menzionati nel libro Rivelazione del Nuovo Testamento e credette che le loro canzoni suggerissero a lui e ai suoi seguaci di prepararsi ("Look out, 'cause here she comes") a combattere.

Le parole "Healter Skelter" furono scritte con il sangue di Tate in varie stanze della villa di Polanski e  vennero inoltre ritrovate in altre case in cui la "famiglia" (il nome della banda di Manson) aveva compiuto stragi.

Durante un'intervista concessa a diversi anni di distanza dalla strage di Bel Air, Dennis Wilson dichiarò: «Io so perché Manson ha fatto quello che ha fatto. Un giorno lo dirò al mondo. Scriverò un libro e spiegherò il perché. Negli anni le persone hanno sempre voluto sapere cosa è successo, com'era il mio rapporto con Charlie. Eravamo amici. Non ho testimoniato al processo. Non potevo. Ero troppo spaventato».

Wilson è poi morto in un' incidente di barca il 28 dicembre 1983, portando con se', in fondo al mare, i suoi misteri.

Marilyn Manson, Guns N'Roses e Neil Young

Nel 1993 Manson ha ispirato addirittura un album-tributo Comin' down fats, un 10 pollici picture al quale hanno partecipato Motorpsycho, David Peel, Eugene Chadbourne, Starfuckers ed altri, con la grafica e i disegni di Raymond Pettibone, pubblicato dall'etichetta italiana (nomen omen) Helter Skelter Records.

Marilyn Manson non solo ha scelto il suo nome d'arte dallo spietato killer, ma ha perfino campionato la voce di Charles Manson nell'inquietante My Monkey del 1994, un anno dopo il tributo dei Guns N' Roses nella ghost track Look at Your Game, Girl.

La canzone di maggior spessore ispirata dalla figura di Manson rimane Revolution blues di Neil Young, pubblicata nel 1974, dove il rocker canadese conferma tutta la sua abilità nel convertire il malessere sociale, politico ed esistenziale in immagini poetiche.

Vediamo inseme le 5 canzoni in cui è coinvolto direttamente o indirettamente Charles Manson, un personaggio di cui non sentitemo la mancanza.

1) Beatles - Helter Skelter (1968)

"Do you, don't you want me to make you/I'm coming down fast now don't let me break you/
Tell me tell me tell me the answer/You ain't no lover but you ain't no dancer".

2) Neil Young - Revolution Blues (1974)

"Well, I hear that Laurel Canyon is full of famous stars/But I hate them worse than lepers/ and I'll kill them in their cars".

3) Beach Boys - Never Learn Not To Love (1968)

"Submission is a gift, give it to your lover/Love and understanding is for one another/I'm your kind, I'm your kind, and I see".

4) Guns N’ Roses - Look at Your Game, Girl (1993)

"What a mad delusion living in that confusion/Frustration and doubt/Can you ever live without the game?".

5) Marilyn Manson - My Monkey (1994)

"I had a little monkey/I sent him to the country and I fed him on gingerbread/Along came a choo choo, knocked my monkey coo-coo/And now my monkey's dead".

Kevork Djansezian/Getty Images for Autism Speaks
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Gabriele Antonucci