I 125 anni di Peggy Guggenheim
(Photo by PL Gould/IMAGES/Getty Images)
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I 125 anni di Peggy Guggenheim

La sua dedizione all'arte moderna ha influenzato generazioni di artisti e spettatori, dimostrando come una passione profonda possa cambiare il volto dell'arte e sfidare le convenzioni sociali

Nata nella città di New York il 26 agosto 1898, Margaret "Peggy" Guggenheim ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte moderna. Crescendo all'interno di una famiglia benestante e culturalmente influente nell'industria mineraria, Peggy ha trasceso le convenzioni sociali del suo tempo per abbracciare una passione che l'avrebbe portata in un viaggio di esplorazione artistica, lasciando un'eredità che ancora oggi continua a risuonare.

Fin da giovane, Peggy Guggenheim dimostrò un interesse ardente per l'arte moderna e sperimentale. La sua famiglia aveva già una connessione con il mondo dell'arte grazie a sua zia, la famosa collezionista d'arte Solomon R. Guggenheim. Questo ambiente ha coltivato la sua curiosità e apertura verso forme d'arte non convenzionali, preparandola per il suo futuro ruolo di mecenate e collezionista.

La svolta nella vita di Peggy arrivò quando si trasferì a Parigi negli anni Trenta. Immersa nella scena artistica bohémien della città, ebbe l'opportunità di interagire con figure come Marcel Duchamp, Man Ray e Constantin Brâncuși. Questi incontri avrebbero contribuito a plasmare il suo gusto eclettico e la sua prospettiva innovativa sull'arte. Nel 1938, intraprese la sfida di aprire la "Guggenheim Jeune" a Londra, una galleria che diede voce agli artisti emergenti, offrendo un trampolino di lancio per le loro carriere.

Tuttavia, fu a Venezia, durante la Seconda Guerra Mondiale, che Peggy Guggenheim raggiunse il culmine della sua influenza artistica. Nel 1949, aprì il "Palazzo Venier dei Leoni" lungo il Canal Grande, trasformandolo in una casa-museo che ospitava la sua preziosa collezione d'arte. Attratta dalle opere di artisti come Max Ernst, Jackson Pollock e Alexander Calder, Peggy diventò nota per il suo spirito avanguardista e la capacità di riconoscere il valore di opere che spesso venivano ignorate dalla critica tradizionale.

La sua vita privata, altrettanto affascinante, contribuì alla sua leggenda. I matrimoni e le relazioni con artisti, scrittori e intellettuali alimentarono la narrativa di una donna indipendente che viveva al di fuori dagli schemi. Le sue memorie, Mia Vita, pubblicate poco prima della sua morte nel 1979, gettano luce sulla sua personalità complessa e sui turbamenti che accompagnavano il suo spirito ribelle.

L'eredità di Peggy Guggenheim perdura attraverso la Fondazione Solomon R. Guggenheim, che conserva e preserva la sua collezione e la sua visione. La sua dedizione all'arte moderna ha influenzato generazioni di artisti e spettatori, dimostrando come una passione profonda possa cambiare il volto dell'arte e sfidare le convenzioni sociali.


(Photo by Norman Potter/Express/Getty Images)

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Mariella Baroli