Il ritorno della «sciura», la signora chic milanese
(Prada)
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Il ritorno della «sciura», la signora chic milanese

Con la sua eleganza è l'ispirazione per il prossimo autunno inverno. Tra gonne anni Cinquanta, tailleur e «quel po' di follia che le altre non hanno»

Le collezioni per il prossimo autunno inverno annunciano il ritorno della sciura. Come se ne fosse mai andata. Per chi non si fosse ancora lasciato sedurre dal fascino dei social network, la sciura è una signora milanese che, elegantemente vestita, gira per le strade della città con il suo piglio sicuro.

La sciura conosce la moda e la sua storia, non segue le tendenze, ma le fa. Sa bene cosa le dona e cosa no. È lei a decidere cosa è in e cosa è out, secondo alcune regole auree che l’hanno accompagnata in tutta la vita. Dalla scelta dal lavoro a quella del marito. La sciura è la versione cresciuta della «signorina snob» di Franca Valeri e fa ormai capolino su tutte le passerelle da Bottega Veneta a Prada, a Marc Jacobs a Gucci.

Neppure la parigina di Ines de la Fressange può compere con la sciura. Se la prima cerca in tutti i modi di apparire nonchalant con le sue ballerine e i capelli un po’ arruffati, la sciura sa di essere «giusta» e porta la sua classe e il suo stile come stemma d’orgoglio.

Come interpreta allora la moda una figura così enigmatica? Lo fa tornando indietro nel tempo e recuperando quei diktat di cui aveva pensato di fare a meno, ma che in realtà stanno alla base del bel vestire.

I tagli si fanno sartoriali, le proporzioni si adattano elegantemente al corpo, la palette di colori è composta di nuance classiche - dal nero al grigio, passando per tutta la gamma di beige - cui si aggiunge un tocco di rosso, per dare un po’ di allegria. Torna l’abitino nero, il «Little black dress» che ogni donna dovrebbe avere nel suo armadio, e con lui tornano echi degli anni Cinquanta e degli anni Ottanta con le loro gonne a ruota e i loro tailleur dalle spalle importanti.

Ritornano in scena i guanti - tanto per decorare quanto per riparare dal freddo - gli orecchini a boule, dalle forme arrotondate; le cinture - con le quali stringere il cappotto alla vita, lasciandolo cadere leggermente sulle spalle, come insegna Miuccia Prada - e gli occhiali da sole.

Le borse rispolverano i grandi classici, da portare a mano o, come detta la sciura, appoggiate sull’avambraccio. Per l’occasione Gucci - in attesa del debutto del nuovo designer a settembre - ha persino rispolverato la pochette Horsebit dell’era di Tom Ford.

E se per gli accessori si è tornati tutti a far riferimento sulle icone, non può essere altrimenti per le scarpe. Dalle décolleté nere viste sulla passerella di Saint Laurent alle ballerine a punta, proposte da Giorgio Armani, Prada e Bottega Veneta. Da indossare raso terra o con un filo di tacco.

Dopotutto anche questo rientra negli insegnamenti della sciura milanese. Per essere perfetta bastano infatti due semplici accortezze: un filo di trucco e un filo di tacco.


Gucci

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Mariella Baroli