Milano, set ideale per due gialli
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Milano, set ideale per due gialli

La città è al centro di due thriller, molto diversi fra loro. Scritti da Adele Marini e da Alessandro Robecchi

Coincidenze o Milano è realmente il set ideale per storie torbide, suspense e misteri? Viene da chiederselo perché, quasi contemporaneamente, sono usciti due gialli ambientati nella città meneghina, scritti da due giornalisti molto diversi fra loro, ma entrambi votati alla scrittura. Si tratta di Adele Marini e di Alessandro Robecchi.

La prima ha firmato con Gheppio L’altra faccia di Milano (Fratelli Frilli editore), il secondo Torto marcio (Sellerio), quarto romanzo della serie con al centro Carlo Monterossi, personaggio molto amato dal pubblico.

Anche le storie sono diverse, sia per scrittura sia per sviluppo.

L’altra faccia di Milano
ha come sottotitolo L’ombra dei servizi segreti sull’ultima indagine di Marino, nome quest’ultimo del commissario protagonista, diviso fra le indagini sull’omicidio di un ragazzino e una serie di orrori passati, nella ex Jugoslavia: vi “inciampa” per una lettera anonima.

Adele Marini ha intessuto la storia mischiando casi di attualità ad invenzione, forte della sua esperienza di giornalista specializzata in cronaca nera.

Robecchi, giornalista e autore (compreso degli spettacoli di Maurizio Crozza) ha aggiunto un capitolo alla sua saga poliziesca, scritto con ritmo e subito entrato in classifica. C’è un quaderno misterioso, c’è il personaggio di Monterossi, cultore di Bob Dylan, detective per caso. E se ne primo libro ci sono i servizi segreti a fare da coprotagonsti, qui c’è una squadra clandestina per indagare sul pericolo di un possibile ritorno del terrorismo.

In entrambi i thriller, c’è Milano a fare da sfondo e da tessuto connettivo. E così la città di Expo si tinge di giallo, regalando due thriller degni di essere letti.

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