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Tim, approvata la vendita della rete al fondo Kkr

Il Cda di Tim approva l'offerta d'acquisto del valore di 18,8 miliardi di euro presentata dal KKR. Secondo Vivendi, primo azionista di Tim, la decisione sarebbe illegale. All'indomani del via libera all'offerta, Tim corre in borsa e il titolo segna un rialzo teorico del 5,89%

Domenica 5 novembre il Consiglio di amministrazione di Tim ha approvato l’offerta d’acquisto vincolante presentata dal fondo statunitense KKR per parte della propria rete di infrastrutture, quella che fa riferimento a NetCo e alla controllata FiberCop, di cui KKR possiede già il 37,5% delle quote.

L’offerta, presentata dopo mesi di lunghe trattative, ha un valore di 18,8 miliardi di euro, che a determinate condizioni potrebbero crescere fino a 22 miliardi di euro. L’offerta era stata presentata da KKR lo scorso 16 ottobre ed è stata approvata dal cda di Tim con 11 voti favorevoli e 3 contrari. Tra le altre cose, l’operazione dovrebbe permettere a Tim di ridurre il proprio indebitamento di circa 14 miliardi di euro. Tutta l’operazione dovrebbe concludersi entro l’estate del 2024 e include anche la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), istituto finanziario controllato dal ministero dell’Economia che possiede circa il 10% delle azioni di Tim e che parteciperà in Netco per circa il 20%.

Il primo azionista di Tim, la società francese Vivendi, si è detto contrario all’accordo, come già successo molte volte in passato.

Secondo Vivendi la decisione del Cda di Tim è «illegale», dato che «la cessione dell’intera rete infrastrutturale di Telecom Italia comporta una evidente modifica dell’oggetto sociale di Tim che avrebbe necessitato una preventiva modifica dello statuto della società, decisione di competenza dell’assemblea straordinaria». La società francese sostiene che l’acquisto da parte di KKR sarebbe viziato dal mancato rispetto delle norme in materia di operazioni che coinvolgono «parti correlate», cioè soggetti con una certa influenza su Tim stessa e sulle sue operazioni. In questo caso la parte correlata sarebbe stata il ministero dell’Economia, la cui presenza avrebbe richiesto un passaggio in assemblea.

Tim, però, dopo aver consultato alcuni pareri legali, ha escluso che il passaggio fosse richiesto e, all'indomani del via libera del Cda all'offerta di Kkr sulla rete, parte con il botto in Piazza Affari. Il titolo, dopo un prolungamento dell'asta di preapertura e un rialzo teorico fino a oltre il 9%, guadagna il 4% a 0,27 euro.

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Chiara De Zuani