Dopo i castelli e le dimore storiche, ora anche i musei e i templi antichi potranno diventare “locaton” ideali per promettersi amore eterno. Il sito archeologico di Paestum, già patrimonio dell’Umanità, potrà infatti essere scelto per il giorno delle nozze, come annunciato dal direttore, Gabriel Zuchtriegel, andando ad ampliare l’offerta di luoghi originalisssimi per aspiranti mariti e mogli. Assecondando un trend in crescita, sono previsti anche in questo caso tariffari ad hoc, che vanno dai 200 euro in sù per il servizio fotografico, ai 2.000 euro come prezzo base per il rito civile tra le esclusive rovine, così come funziona per i siti statali, da Palazzo Madama ai Musei capitolini, passando per il Circo Massimo a Roma, o Il museo Bardini a Firenze.
Ancora restii all’idea di aprire le porte a promessi sposi, invece, il direttore di Pompei e il ministro della Cultura, Franceschini per il Colosseo, secondo il quale l’idea è un po’ troppo kitsch, mentre alla Reggia di Caserta si stanno già attrezzando.

Il direttore del sito archeologico di Paestum, patrimonio dell’Umanità, ha deciso di dare il via libera alla possibilità di sposarsi tra i templi degli antichi greci

Il Direttore ha voluto seguire l’esempio di altri musei e siti storici, anche all’estero, come a Vienna, dove ci si può sposare all’Albertina o alla Kunst Haus

La splendida “location” da nozze del Circo Massimo, autorizzato nel 2015 dal Comune insieme alle terme di Traiano

Anche ai Musei Capitolini ci si può sposare, magari facendosi una foto ricordo vicino alla “lupa”

A Roma porte già aperte ai promessi sposi a Palazzo Madama

Lo stesso vale per il Museo Bardini di Firenze, così come per il Museo di Pietrarsa a Napoli o la Galleria degli Stucchi a Jesi

Ci si può già sposare al Museo di Santa Giulia a Brescia

Sta valutando l’idea di inaugurare la possibilità di sposarsi alla Reggia di Caserta anche il suo Direttore, Mauro Felicori

Il ministro della Cultura, Franceschini, è invece ancora restio ad autorizzare i matrimoni al Colosseo, definendo l’idea un po’ troppo “kitsch”

L’apertura di musei e luoghi storici è condivisa da Peter Aufreiter, che guida la Galleria Nazionale delle Marche (nella foto un bouquet ai piedi della statua che campeggia Heritage Museum di San Pietroburgo, ancora off limits)
