Home » Lifestyle » I volti della Shoah in mostra a Ferrara

I volti della Shoah in mostra a Ferrara

I volti della Shoah in mostra a Ferrara

Al MEIS apre “Touch”, per toccare con mano i volti dei 150 ebrei ferraresi rimasti vittime della follia nazista

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Da sx: Margherita Hanau in Morpurgo, Albertina Bassani in Magrini, Lina Bassani in Ravenna, Ida Hanau in Coen. Ida Hanau era proprietaria del giardino dei Finzi Contini e fu l’ispiratrice del romanzo di Giorgio Bassani

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

L’ installazione “TOUCH – Toccare alcune storie di cittadini ferraresi ebrei deportati”

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Marcello Ravenna

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Germana Ravenna, volontaria crocerossina al fronte durante la 1^ guerra mondiale. Deportata ad Auschwitz

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

L’ installazione “TOUCH – Toccare alcune storie di cittadini ferraresi ebrei deportati”

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Amelia Melli

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Maria Zamorani

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Zaira Melli

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Silvio Magrini

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Lilio Lindo

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Albertina Bassani Magrini

I volti della Shoah in mostra a Ferrara
Ufficio Stampa MEIS

Castelfranchi Renato

Albertina Bassani Magrini, Silvio Finzi, Silvio Magrini, Amelia Melli, Zaira Melli, Germana Ravenna, Marcello Ravenna, Lindo Saralvo, Maria Zamorani, Renato Castelfranchi.

Sono dieci dei circa 150 ebrei ferraresi che, tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944, rimasero vittime della follia nazista, come ricorda la lapide dove i loro nomi sono scolpiti, sulla facciata dell’edificio che, in Via Mazzini, ospita la Comunità Ebraica e le Sinagoghe.

Identità, volti, storie di donne e uomini, bambini e anziani brutalmente strappati alla vita, che ora il pubblico può conoscere più da vicino grazie all’installazione “TOUCH – Toccare alcune storie di cittadini ferraresi ebrei deportati”, promossa dal Museo Nazionale dell’ Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS e dall’ Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Ferrara, in occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria

Curata dai fotografi Piero Cavagna e Giulio Malfer, a dare voce alle biografie protagoniste dell’ installazione sono una narrazione testuale – che racconta in prima persona il vissuto dei dieci ebrei ferraresi – e le loro foto, ricoperte da uno strato di inchiostro termo-cromico nero, ma non per questo consegnate all’oblio, anzi: entrando letteralmente in contatto con quelle immagini, il calore delle dita dei visitatori può riportarle alla luce, almeno temporaneamente.

“Touch”
24 gennaio – 28 febbraio 2017
MEIS
Via Piangipane, 81 – Ferrara –

Ingresso gratuito

orari: martedì-giovedì 10-13 e 15-17, venerdì 10-15 e domenica 10-18

© Riproduzione Riservata