Everybody Loves Diamonds, forse ci siamo
(Prime Video)
Televisione

Everybody Loves Diamonds, forse ci siamo

La serie tv sul famoso furto di Anversa dopo 3 anni di gestazione pronto a vedere la luce

Le prime immagini hanno chiesto tre anni. Tre anni in cui Everybody loves diamonds, trasposizione televisiva del furto di Anversa, è stata annunciata e attesa, e raccontata come Amazon Prime Video ha potuto: con una dose inevitabile di approssimazione. La piattaforma streaming, che venerdì ha rilasciato un’anteprima fotografica della sua serie italiana, ha fatto quel che ha potuto per tenere vivo l’hype. Ha parlato, e promesso, e rinverdito di tanto in tanto il suo primo annuncio. Sarebbe arrivata Everbody loves diamonds, serie televisiva atta a ripercorrere le gesta roccambolesche di Leonardo Notarbartolo. Sarebbe arrivata. Ma quando, Amazon Prime Video lo ha detto solo nel corso degli ultimi palinsesti. Everybody loves diamonds, con Kim Rossi Stuart ad interpretare il Lupin siciliano, ha avuto una data di uscita nel giugno scorso. Si è parlato del 13 ottobre, di una serie in otto episodi destinata a ripercorrere il furto più eclatante della storia italiana. Le immagini sono arrivate dopo, a luglio inoltrato, promettendo - nel tacito modo che è dato ad una foto - di raccontarla con piglio internazionale la storia di quel furto.

Everybody loves diamonds, così come le prime immagini l’hanno descritta, sembra avere la stessa allure della sua trama: una capacità di affascinare chi la guardi, un magnetismo intrinseco. Qualcosa che possa rendere giustizia alla storia originale, quella di Leonardo Notarbartolo e del suo gruppo di ladri. La serie televisiva, scritta - tra gli altri - dallo Stefano Bises di Gomorra, quella storia ha promesso di ripercorrerla. Anversa, dunque: il 2003, il Diamond Center e le sue immediate vicinanze. Leonardo Notarbartolo (Kim Rossi Stuart, nella serie Amazon) pareva un insospettabile uomo d’affari. Aveva affittato un ufficio, locali di rappresentanza vicino al Diamond Center. Diceva di dover lavorare. Invece, progettava: progettava di svuotare le teche del loro contenuto, di rubare gioielli da un caveau considerato impenetrabile. Le cronache lo avrebbe ricordato come il «ladro del secolo», un «Lupin palermitano». Notarbartolo avrebbe capitanato uno squadrone di ladri e svuotato 123 delle 160 teche del Diamond Center di Anversa. Un colpo magnifico, roba da film, con un bottino da 150 milioni di dollari. La Paramount si dice lo abbia contattato poco dopo l’impresa, per tramutarla in blockbuster quella sua storia incredibile. Notarbartolo non avrebbe accettato. Amazon Prime Video sarebbe subentrata dopo. Dopo l’arresto, dopo la fama improvvisa, sul calare del sipario, con la promessa (oggi, anche fotografica) di rendere onore e omaggio all’impresa del Lupin italiano.

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Claudia Casiraghi

(Milano, 1991)

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