
In-Out (Antropofagia), dalla serie Photopoemaction, 1973-200 0 Fotografie in bianco e nero, ciascuna cm 25 x 38

XVI Biennale Donna. SILENCIO VIVO, allestimento

In-Out (Antropofagia), dalla serie Photopoemaction, 1973-200 0 Fotografie in bianco e nero, ciascuna cm 25 x 38

Entrevidas (Between Lives), dalla serie Photopoemaction, 1981-2010 Fotografie in bianco e nero, ciascuna cm 88 x 56 edizione 4/5 + 2 AP

É o que Sobra (What is Left), dalla serie Photopoemaction, 1974-2010 Fotografie in bianco e nero, cm 62 x 152 edizione 3/5 + 2 AP

Teresa Margolles Pesquisas, Pesquisas (Investigations), 2016 Poster stampati su carta, dimensioni variabili

Teresa Margolles Pesquisas, Pesquisas (Investigations), 2016 Poster stampati su carta, dimensioni variabili

Ana Mendieta, Anima, Silueta de Cohetes (Firework Piece), 1976 Super 8 trasferito su high definition digital media, 2’22” colore, muto

Amalia Pica,Switchboard, 2011-2012 Installazione site specific: legno, vernice, barattoli, fili di cotone, dimensioni variabili

XVI Biennale Donna. SILENCIO VIVO, allestimento

XVI Biennale Donna. SILENCIO VIVO, allestimento
Organizzata da UDI – Unione Donne in Italia di Ferrara e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, la rassegna si conferma come uno degli appuntamenti più attesi del calendario artistico e dopo la forzata interruzione del 2014 (a causa del terremoto che ha colpito Ferrara e i suoi spazi espositivi) può ora riprendere il proprio percorso di ricerca ed esplorazione della creatività femminile internazionale.
Da sempre attenta al rapporto fra arte e la società contemporanea, la Biennale Donna intende concentrarsi sulle questioni socioculturali, identitarie e geopolitiche che influenzano i contributi estetici dell’ odierno panorama delle donne artiste. In tale direzione, la rassegna di quest’anno ha scelto di spostare il proprio baricentro sulla multiforme creatività latinoamericana, portando a Ferrara alcune delle voci che meglio rappresentano questa eccezionale pluralità espressiva: Anna Maria Maiolino (Italia- Brasile, 1942), Teresa Margolles (Messico, 1963), Ana Mendieta (Cuba 1948 – Stati Uniti 1985) e Amalia Pica (Argentina, 1978).
SILENCIO VIVO riscopre le contaminazioni nell’ arte di temi di grande attualità, interrogandosi sulla realtà latinoamericana e individuandone le tematiche ricorrenti, come l’esperienza dell’emigrazione, le dinamiche conseguenti alle dittature militari, la censura, la criminalità, gli equilibri sociali fra individuo e collettività, il valore dell’identità o la fragilità delle relazioni umane.
La mostra è curata da curata Lola G. Bonora e Silvia Cirelli
XVI Biennale donna. Silencio Vivo
Dal 17 aprile al 12 giugno 2016
Padiglione d’Arte Contemporanea
Corso Porta Mare, 5 – Ferrara –