Raoul Bova: "Divorzio, ma non sono gay"
L'attore confessa a Vanity Fair la fine del suo matrimonio e lo fa per proteggere i suoi figli
Se ha deciso di parlare è solo per proteggere i suoi figli. Raoul Bova, con un'intervista a Vanity Fair, spezza il silenzio sulla fine del suo matrimonio con Chiara Giordano. I rumors si inseguivano ormai da qualche settimana, ma la conferma che la loro storia d'amore è giunta al capolinea arriva proprio dall'attore.
"Chiara e io - confessa Raoul al magazine - nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti. Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato. E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l'amore che c'è stato tra di noi".
A rendere tutto più complicato è, però, l'attenzione mediatica e i pettegolezzi che si sono sommati alla notizia della fine del matrimonio. Bova ha due figli, Alessandro e Francesco e si sa quanto i ragazzini possano essere crudeli tra di loro specie e scuola e questo potrebbe turbare la serenità dei ragazzi. Per questo il Capitano Ultimo ha scelto di "Mettere le cose in chiaro".
"Se io sono un personaggio pubblico - ha detto a Vanity Fair - e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento. L'assedio dei fotografi li spaventa. Poi c'è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay. Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro".
L'attore ha sempre tenuto molto alla riservatezza della sua vita privata, ma in questo momento per lui è stato importante fare chiarezza. Oltre alla separazione dalla moglie, infatti, è stato al centro della cronaca per la vicenda col Fisco e il successivo sequestro dei beni e per il gossip che metteva tra le causa del divorzio proprio una sua presunta omosessualità.
"Lo dico apertamente - confessa - mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste".