Un tè nel Paese delle Meraviglie a due passi dal Duomo di Milano
(Alessandra Giussani)
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Un tè nel Paese delle Meraviglie a due passi dal Duomo di Milano

Chi non ha mai pensato a come sarebbe, per una volta, poter sorseggiare un tè in compagnia del Cappellaio Matto e della Lepre Marzolina, avvolti da un’atmosfera onirica, con tè che cambiano colore, tazze e teiere con una decisa personalità e lo Stregatto, non molto distante?

Oggi, a pochi passi dal Duomo di Milano, lo si può scoprire, proprio nella tana del Bianconiglio, nel nuovo locale di Alice. Aprendo la porta, sembra davvero di entrare nel Paese delle Meraviglie.

Tutto è iniziato da un viaggio in Giappone e da un grande amore per il tè: connubio di due passioni che non poteva che trovare sbocco nella realizzazione di un themed cafè. E quale tema migliore per celebrare il tè, di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove l’importanza di festeggiare il Non Compleanno con tazze stracolme della famosa bevanda è una delle scene più divertenti?

(Alessandra Giussani)


Dal Giappone, Silvia e Roberto, i due proprietari, hanno portato il genuino entusiasmo nipponico di trasformare i contenuti delle favole in realtà, e, con la ferma convinzione che in un locale a tema si debba “esagerare”, hanno cercato di rendere il Rabbit Hole Cafè (questo è il nome del locale) il più fiabesco possibile.

Per questo, ai suggerimenti di architetti che consigliavano “un po' meno”, hanno risposto, sempre “un po' di più”, con tazzine e cappelli appesi al soffitto a testa in giù, sedie a forma di picche e fiori, porticine con un naso a patata al posto della maniglia e un’intera sala dedicata alla Regina di Cuori, con tanto di pareti a cuoricini neri, dipinti a mano, uno per uno!

Alice, come raccontano Silvia e Roberto, non è una fiaba per bambini, ma una fiaba che fa tornare bambini, per questo l’attenzione ai dettagli è ancora più importante. Ogni tavolino, poltrona, piattino o quadro appeso alla parete, rendono il Rabbit Hole, sì fedele all’opera di Lewis Carroll, ma con una loro impronta distintiva. Oltre, ovviamente, a tributarlo un perfetto paradiso instagrammabile.

L’impegno si svela anche nella scelta del menù, dove nulla è lasciato al caso, a iniziare dai tè che cambiano colore, come il Brucaliffo (quale altro nome sennò!) un infuso di fiori blu che diventano rosa. O Il milk oolong, che ricrea la Via Lattea, grazie a delle stelline in tazza, che sciogliendosi, tramutano il tè blu in verde! E ogni tazza ha rigorosamente in dotazione una clessidra che scandisce i giri necessari per ogni infuso!

Mentre si passa alla scelta delle torte (di cui non sveliamo troppo) e delle loro birre artigianali, non è raro trovarsi davanti personaggi agghindati da Cappellaio Matto o da Regina di Cuori: la metà sono proprio clienti!

Insomma, sembra che i due giovani proprietari abbiano perfettamente centrato il bersaglio: regalare un luogo lontano dalla routine, un piccolo rifugio per evadere dal caos della vita quotidiana.

Del resto, come ci ricorda saggiamente il Cappellaio Matto: “È sempre l’ora del tè!”

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Alessandra Giussani