Palermo: rivoluzione nel club dopo la A
Impossibile la convivenza ai vertici tra il neo-arrivato Ceravolo e l'uomo-promozione Perinetti, vicino all'addio come Bogan. Confermato mister Iachini
Una poltrona per due. I novelli Dan Aykroyd ed Eddie Murphy sono in salsa rosanero Giorgio Perinetti e Franco Ceravolo. Il primo artefice della rinascita del Palermo e principale costruttore della squadra che ha riconquistato immediatamente la Serie A dopo un anno di purgatorio in cadetteria; il secondo simbolo del nuovo che avanza, già ingaggiato per la prossima stagione da Maurizio Zamparini in persona.
A Palermo si prospetta quindi all'orizzonte una rivoluzione dirigenziale in puro stile zampariniano, a partire dal sicuro addio del team manager, nonché elemento di collegamento fra area tecnica e prima squadra, Igor Budan. In discussione sono però proprio anche Perinetti e il suo staff, dato che la convivenza con l'entrante Ceravolo appare difficile: entrambi hanno lavorato alla corte di Luciano Moggi nella Juventus anni Novanta, con mansioni diverse per un feeling mai decollato. Perinetti cercò così fortuna altrove, mentre Ceravolo rimase un fedelissimo dell'ex dg bianconero, che ne ha ora caldeggiato l'ingaggio - come fece in passato con Sabatini e Cattani - all'amico Maurizio Zamparini.
Tre incontri nell'ultimo mese hanno stregato il presidente rosanero, anche perché Ceravolo è uno straordinario talent-scout: alla Vecchia Signora scovò elementi del calibro di Mirante, Giovinco, Criscito, Cassani, Marchisio, De Ceglie e Gastaldello, oggi tutti protagonisti della nostra Serie A. Ufficialmente, Ceravolo andrà in Sicilia a ricoprire il ruolo di capo degli osservatori della formazione palermitana, ma l'investitura riduttiva per chi è stato direttore generale di club di serie B (Spezia, Livorno e Arezzo), lavorando anche in Inghilterra (Queens Park Rangers) e Cina (Guangzhou di Marcello Lippi).
Ceravolo ha già firmato il contratto e sta iniziando a scandagliare il mercato, mentre lo stesso Zamparini si è affrettato pubblicamente a ufficializzare la riconferma di mister Iachini al timone della squadra. Nessuna parola pubblica né tanto meno esplicita invece per Perinetti, in scadenza di contratto a giugno. L'addio, come scritto sopra, potrebbe quindi essere dietro l'angolo e con lui potrebbero lasciare i fedelissimi Pariscenti, Marcheggiani e Baccin. Del resto, Perinetti ama operare in prima persona e difficilmente potrebbe coesistere con Ceravolo.
Obiettivo principale della rivoluzione in casa Palermo è quello di internazionalizzare il club: come già rivelato nelle scorse settimane proprio a Panorama.it, i modelli da imitare sono Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Sogno di mezza estate o progetto reale? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto è in arrivo il riscatto del gioiellino Andrea Belotti dall'Albinoleffe: proprio dal bomber dell'Under 21 e da pilastri d'esperienza come Barreto, Munoz e Sorrentino ripartirà il nuovo corso palermitano.