Addio a Toni Santagata, la voce della Puglia
Il popolare cantautore e conduttore, uno dei fondatori della nazionale artisti di calcio, ha portato il folk pugliese ai vertici della hit parade italiana
Il mondo della musica piange la scomparsa improvvisa di Toni Santagata, morto oggi a 85 anni. La notizia è stata diffusa da sua moglie Giovanna, con la quale aveva festeggiato da poco 50 anni di matrimonio. Cantante, cantautore, compositore, conduttore in radio e tv, Antonio Morese, questo il suo vero nome, era nato a Sant’Agata di Puglia, in provincia di Foggia, il 9 dicembre 1935.
Con canzoni di grande successo come Quant’è bello lu primm’ammore, che fu censurata negli anni Sessanta dalla Rai, eLu maritiello (vincitrice di Canzonissima nel 1974), l'artista è riuscito a portato il folk pugliese in testa alle hit parade italiane.
La sua passione per la musica era seconda solo a quella per il calcio: Santagata è stato tra i fondatori della Nazionale Artisti, di cui per molto tempo è stato anche il capocannoniere. Autore delle indimenticabili sigle delle trasmissioni sportive Goalflash eDomenica Sprint, la sua Squadra grande è stata una delle canzoni-simbolo della vittoria dell'’Italia ai Mondiali di Spagna del 1982. Per la tv pubblica ha condotto la trasmissione per ragazzi Il dirigibile, mentre per Radio Rai condusse e scrisse le trasmissioni Miramare, Radio taxi, Di riffa o di Raffa e Radio Punk. Nel corso della sua lunga e fortunata carriera ha composto 6 opere musicali moderne. La più nota è Padre Pio Santo della speranza, eseguita in Vaticano presso l’Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, Padre Pio ho bisogno di te, è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del santo di Pietralcina.