Michael Jackson: le dieci canzoni più belle (tra quelle meno famose)
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Michael Jackson: le dieci canzoni più belle (tra quelle meno famose)

Abbiamo selezionato le perle nascoste della discografia del Re del Pop, che oggi avrebbe compiuto 64 anni. Brani di assoluto valore, che meritano di essere riscoperti

Anche se un noto mensile americano ha recentemente definito Harry Styles il nuovo "re del pop", questo titolo, nonostante siano passati tredici anni dalla sua scomparsa, è ancora saldamente nelle mani di Michael Jackson, nato a Gary il 29 agosto del 1958, che oggi avrebbe compiuto 64 anni (un'età resa celebre dalla canzone dei Beatles When I'm Sixty Four). Jackson, l'unico in grado di eccellere nel canto quanto nel ballo, ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura popolare degli ultimi quarant'anni, percorrendo strade che nessuno aveva intrapreso, trasformando i video in film e innalzando il pop a forma d'arte. I suoi passi vengono insegnati nelle scuole di danza moderna, i suoi album vendono ancora milioni di copie e ogni anno il numero dei fan cresce in modo consistente.

Jackson, che detiene il record sia per l'album più venduto di sempre, il capolavoro Thriller, che di maggior filantropo nella storia del rock (certificato dal Guinness dei Primati) con 400 milioni di dollari donati a 39 associazioni benefiche, è stato un precursore in tutti i sensi, un vero artista capace di raccontare lo spirito del suo tempo, o, meglio ancora, di anticiparlo, ponendo per primo all’attenzione del mondo l’emergenza ambientale e il razzismo in canzoni "pop".

Come per tutti i grandi artisti, le sue canzoni più famose non necessariamente sono anche le più belle. Mentre tutti conoscono Thriller, Bad, Billie Jean, Smooth Criminal e Black or White, siamo ragionevolmente certi che solo i fan più fedeli siano a conoscenza dei brani di cui vi parleremo tra poco. Abbiamo selezionato, in ordine rigorosamente cronologico rispetto alla loro incisione, dieci perle nascoste, nella ricca discografia del Re del Pop, ma non per questo meno luminose, che meritano di essere conosciute da più persone possibili per apprezzare il talento fuori dal comune di Jackson, sia dal punto di vista vocale che compositivo.


1) We're almost there (1976)

Un tripudio di archi tipicamente Seventies introduce questa splendida canzone, primo singolo estratto dall'album Forever, Michael del 1976, l'ultimo disco solista pubblicato con la Motown. Composta dagli esperti fratelli Brian ed Edward Holland, We're almost there è un gioiello r&b dolce e sensuale, che mette in luce la voce ancora adolescenziale, ma già straordinariamente espressiva, di Jackson

2) Sunset driver (1979)

Sunset Driver è un travolgente brano disco-funk, con una clamorosa linea di basso e un groove irresistibile, scritto alla fine degli anni Settanta per l'album Off the Wall. Un primo demo venne registrato nel 1978 presso lo studio domestico di Encino, ma, incredibilmente, il brano fu escluso dalla tracklist definitiva di Off the Wall per fare spazio all'effimera Girlfriend, scritta da Paul McCartney. Nel 2001 Michael Jackson voleva includere Sunset Driver come bonus nella riedizione di Off the Wall, ma il disaccordo con la casa discografica ha rimandato la pubblicazione al 2004, come inedito del boxset The Ultimate Collection.


3) Someone in the dark (1982)

Composta da Rod Temperton con i testi di Alan Bergman e Marilyn Bergman, Someone in the dark, una toccante ballad ricca di poesia e di sentimento, interpretata magnificamente da Jackson, è stata registrata dal cantante come unico inedito per l'album del libro di fiabe ET The Extra Terrestrial. Il ritornello è uno dei migliori nella discografia del Re del Pop: «Quando qualcuno nell'oscurità ti contatta/ E accende una scintilla che brilla/ Dice di non avere mai paura/ Poi da qualche parte nel tuo cuore puoi sentire il bagliore/ Una luce per tenerti al caldo quando soffia il vento della notte». Someone in the dark compare come undicesima traccia dell'edizione speciale di Thriller del 2001, che l'ha fatta conoscere, in questo modo, a milioni di persone. Il 45 giri del singolo promozionale, a causa della disputa legale che ci fu all'epoca tra MCA e CBS, è uno dei vinili più rari e ricercati dai fan di Jackson, con quotazioni dai 1.000 dollari in su.

4) Behind The Mask (1982)

Uno dei brani migliori del primo album postumo Michael del 2010 è il retro-futuristico Behind The Mask, in cui è campionato l’omonimo brano della Yellow Magic Orchestra di Ryuichi Sakamoto, impreziosito nel finale da un pregevole assolo di sax. La voce del cantante è qui al suo massimo splendore e i cori robotici sembrano usciti da Random Access Memories dei Daft Punk. Il testo, originariamente composto nel 1978 da Ryūichi Sakamoto e Chris Mosdell, fu parzialmente riscritto da Jackson in collaborazione con lo stesso Mosdell. È davvero un peccato che un brano di questo livello sia stato scartato nel 1982 dall'album Thriller, dove non avrebbe affatto sfigurato.

5) Loving you (1987)

Originariamente registrata durante le sessioni dell'album Bad negli anni 1985-87 e incredibilmente esclusa dall'album perché non ritenuta all'altezza, Loving you è una ballad emozionante e ricca di calore, con uno special da antologia, nella quale Jackson offre una straordinaria prova vocale. Il testo sembra suggerire che, viste le previsioni del tempo infauste, piuttosto che andare al ristorante è meglio passare una lunga notte d'amore con la sua amata tra le mura domestiche. La canzone è stata recuperata e remixata da Timbaland (senza stravolgerla troppo) in Xscape del 2014, il secondo album postumo pubblicato dopo la morte del Re del Pop.

6) Keep the Faith (1991)

Non è certo una novità l'amore del Re del Pop per la musica gospel: basti pensare a brani come We are the world, Man in the mirror e Heal the world. Keep The Faith, grazie alle prodigiose voci dell’Andraé Crouch Choir, è uno dei brani più emozionanti di Dangerous, l'album della rivoluzione new jack swing. Scritta da Michael Jackson, Siedah Garrett e Glen Ballard, la canzone è molto apprezzata anche per il suo testo motivazionale: «Continua ad aver fede, piccola/ Perché è solo questione di tempo/ Prima che la tua sicurezza vinca/ Ho detto a mio fratello come fare la cosa giusta/ Tieni su la testa e fai vedere al mondo che hai orgoglio/ Prendi quello che vuoi/ Non lasciare che ti intralcino/ Puoi essere un vincente/ Ma devi continuare ad aver fede».

7) (I Like) The Way You Love Me (1998)

Siamo ragionevolmente certi che la deliziosa (I Like) The Way You Love Me, incisa nel 1998 durante le sessioni di Invincible con il titolo provvisorio di Hanson, se fosse stata pubblicata come singolo quando il cantante era ancora vivo, sarebbe diventata un grande successo per la gioia e il calore che riesce a trasmettere, grazie anche alle solari armonie vocali alla Beach Boys. La canzone, prima di essere inserita nell'album postumo Michael, è apparsa in precedenza in una versione leggermente diversa su The Ultimate Collection con il titolo The Way You Love. Poco prima della morte di Jackson, il brano è stato riarrangiato e sono state aggiunte le armonie vocali.

8) Fall Again (1999)

Scritta da Walter Afanasieff e Robin Thicke, la splendida Fall Again venne proposta dai due autori nel 1999 al Re del Pop per l'album Invincible. Jackson la registrò in un'unica take presso gli studi Hit Factory di New York, dandogli la sua inconfondibile impronta vocale. Alla sessione di registrazione erano presenti anche i figli piccoli Prince e Paris, che giocavano con la tata nella stanza accanto, mentre Michael cantava. Poiché bambini si sentirono male, la sessione fu interrotta bruscamente, senza che Jackson ebbe il tempo di perfezionare il brano. Fall Again non entrò, quindi, nella tracklist di Invincible e fu poi utilizzata da Darren Hayes dei Savage Garden per la canzone Insatiable, contenuta nel suo album di debutto Spin del 2002. Fall Again è ancora oggi una delle canzoni "minori"(nel senso di meno conosciute) più amate dai fan di Jackson per la sua magia senza tempo.

9) Speechless (2001)

Invincible, il decimo e ultimo album della straordinaria carriera del Re del Pop, ha il difetto di essere troppo lungo, disomogeneo e con alcuni brani superflui nella parte finale. Ciò non pregiudica, però, il suo alto valore complessivo, con alcune canzoni memorabili che meritano di essere riscoperte e ascoltate oggi con la necessaria attenzione. In un greatest hits, con le canzoni più belle della sua carriera, non sfigurerebbe affatto Speechless, una ballad vibrante, perfino commovente, ricca di sentimento e perfetta come dedica alla persona amata. Una gemma nascosta di assoluto valore, impreziosita da una grande interpretazione vocale di Jackson.

10) Whatever Happens (2001)

L'album Invincible, pur avendo brani di assoluto valore, ha pagato nel 2001 la scarsa (per non dire nulla) promozione da parte della Sony, con due soli singoli estratti, You Rock My World e Cry, non certo i migliori del disco. Appare incomprensibile che una canzone del livello di Whatever Happens, con le sue atmosfere cinematiche, cadenzate e sensuali, non sia stata scelta come singolo di lancio del progetto. Il brano, che si apre con un suggestivo fischio in stile colonna sonora di Morricone, vanta il prezioso contributo dell’inconfondibile chitarra latineggiante di Carlos Santana, tornato in cima alle classifiche nel 1999 grazie al clamoroso successo dell'album Supernatural, vincitore di 8 Grammy Awards.

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Gabriele Antonucci