Bandabardò
Erriquez Greppi, foto Ansa
Musica

Addio a Erriquez, frontman e anima della Bandabardò


L'artista, morto stamattina nella sua abitazione di Fiesole a 60 anni per un male incurabile, aveva festeggiato da poco i 25 anni di carriera della band con un grande evento al Mandela Forum

«Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un'avventura». Con queste bellissime parole, inizia il lungo messaggio di addio della Bandabardò a Enrico "Erriquez" Greppi, voce, chitarra e anima de "il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività", morto stamattina nella sua abitazione di Fiesole a 60 anni. La notizia è stata confermata dal suo manager Francesco Barbaro, al suo fianco sin dagli esordi. Erriquez combatteva da tempo contro un brutto male, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano fatto trasparire nulla all'esterno. Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un grande evento al Mandela Forum insieme a tanti artisti amici.

La Bandabardò nasce nel 1993 dall'incontro tra il cantante italo-francese Enrico Erriquez Greppi e il chitarrista A.M.Finaz, ai quali si aggiungono via via gli altri componenti della band. L'obiettivo è quello di portare sul palco la stessa energia e le stesse atmosfere che si respirano nelle feste di paese, con un ritmo vorticoso che invita a ballare, mentre i testi inducono a riflettere e a guardarsi intorno. Il loro primo album, Il circo mangione, nato come cd promozionale, quindi con un numero limitato di brani, riscuote un buon successo e si aggiudica il prestigioso premio Ciampi. I dischi successivi confermano le doti del gruppo e in particolare Bondo!Bondo! del 2002, che permette alla Bandabardò di affermarsi anche in Francia, Svizzera e Spagna. Presentando nel 2014 il loro undicesimo album L'improbabile, il cantante italo-francese aveva sottolineato che «ci sentiamo così in questa società: un po' fuori posto, senza un filo conduttore come le canzoni di questo disco». Il gruppo è sempre rimasto fedele a sé stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni '90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro "Se mi rilasso collasso", continua ad essere cantato da ogni generazione.

Il cantante ha affidato alla rete queste emozionanti parole di commiato, scritte probabilmente qualche giorno fa quando la situazione si era aggravata, parole di un uomo che ha vissuto e ha amato intensamente, battendosi in prima persona nel sociale e sposando le cause dei più deboli: «Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l'ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi. Un abbraccio che circonda! Aloha!!! » (Erriquez)

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Gabriele Antonucci