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I migliori 50 ristoranti a domicilio d’Italia – La guida da scaricare

Just Eat ha assegnato i «Takeaway Awards», premiando le eccellenze tra i locali che consegnano il cibo a casa.

Venerdì sera, ore 20. Piena ora di punta per le consegne a domicilio. L'ordine inoltrato al ristorante «Mister Pizza» di Milano comprende tre pizze, alcuni fritti e una birra grande. Totale: meno di 10 euro a persona. Un prezzo più che ragionevole, visto che le pizze sono tutte ricche di ingredienti e ci troviamo a ridosso del centro cittadino.

La conferma arriva immediatamente sia sullo schermo che via mail, la consegna è prevista in tre quarti d'ora, il fattorino arriva gentile e puntualissimo. Nel fine settimana stare così nei tempi è una rarità, a maggior ragione perché il sito di Just Eat ci aveva avvisato che il ristorante era intasato di ordini. Cosa che conta ancora di più: il cibo era bollente, le bevande fredde al punto giusto. Plurale doveroso, perché per ragioni non chiare abbiamo ricevuto, con la birra, una cola in omaggio. Arancini buoni, la pizza «patatosa» definita come «il piatto da provare» era okay, meglio la capricciosa o la diavola. Comunque, tutto sopra la media e facilmente digeribile.

«Mister Pizza» non è un ristorante qualunque, ma il migliore in Italia secondo Just Eat. È il vincitore nazionale dei Takeaway Awards, una sorta di stelle Michelin del cibo a domicilio, la guida che celebra le realtà più meritevoli tra quelle che portano piatti pronti fino alle nostre abitazioni. E che, durante il lockdown, ci hanno regalato momenti di conforto, di evasione e piacere. Sono 50 ristoranti in tutto, sparsi lungo il territorio nazionale. Per scoprire quali sono, scaricare e conservare la guida completa in Pdf basta cliccare su questo link.

«Questa guida vuole evidenziare quanto la ristorazione può fare con il digitale attraverso i ristoranti di maggior successo grazie al food delivery, più innovativi, più sostenibili, e più amati dai clienti. Accanto, anche una giuria di qualità e un'analisi puntuale dei risultati generati in termini di performance, ordini, fedeltà dei clienti e capacità di sfruttare appieno la nuova frontiera del digitale» scrive nell'introduzione della guida Daniele Contini, country manager di Just Eat per l'Italia. «Ci auguriamo» aggiunge «possa essere uno strumento utile e interessante per tutti, oltre a un dono per celebrare le migliori realtà della ristorazione a domicilio e il lavoro che ogni giorno svolgono con impegno».

La guida è frutto di un lavoro di scrutinio molto rigoroso, che ha coinvolto ben 12 mila ristoranti in tutta Italia. Ci sono 11 premi in tutto, quelli raggiunti da chi ha avuto le migliori performance in termini di ordini, chi si è distinto sui social network, chi in termini di sostenibilità ambientale e gusto per l'innovazione, naturalmente chi ha raccolto le recensioni migliori. Per facilitare la consultazione la guida è suddivisa per aree geografiche e sono indicati i piatti da provare. Esattamente come abbiamo fatto noi con Mister Pizza. Una guida nella guida.

Scorrendo i nomi e le categorie premiate si trova l'ennesima conferma di quanto l'offerta sia ormai vasta e trasversale. Accanto ai sempreverdi hamburger, ci sono pollerie, locali etnici (giapponesi, cinesi, ma anche messicani), paninoteche e gelaterie. Il sottinteso è che, se si può mangiare, allora verrà consegnato. Mantenendo intatta la qualità che si avrebbe seduti al ristorante. E si capisce che la bontà è solo un ingrediente della ricetta. Contano la rapidità, l'esperienza della consegna, la cortesia, la disponibilità e la capacità di rimediare in caso qualcosa vada storto.

«Il piacere del cibo non è più solo il gusto del mangiare, la necessità di nutrirsi, ma è sempre di più esperienza, comodità, servizio, condivisione» scrive nella prefazione Anna Prandoni, giornalista con 15 anni di esperienza nell'enogastronomia, tra gli esperti coinvolti per la guida. «Dal bisogno alla prima forchettata tutto deve essere fluido, immediato, facile, piacevole: è quello che ci aspettiamo quando ordiniamo, ed è quello che la tecnologia ci può consentire di avere. Ma sempre con la corretta mediazione attraverso l'empatia, la tradizione e l'attenzione a quei dettagli che rendono l'esperienza appagante e coinvolgente. Perché non c'è connessione più utile di quella data dall'autentico essere italiani: stare insieme, davanti a un piatto preparato con amore. Che arriva a casa, pronto in un clic».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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