Il 'male d'Amore'. Una cura c'è
Grazie a Nicola Paparusso, autore del libro "Angeli Assasini", i 5 passi per superare la rottura di una relazione
Quando una relazione finisce, non è facile smaltire il dolore che la rottura porta con sé. Ci siamo passati tutti (ci sto passando io?). A volte abbiamo sofferto meno, a volte di più. In alcuni casi, per superare un trauma da divorzio, sono necessari anni per elaborare e superare tutta la sofferenza che ne è scaturita.
Qui entra in gioco Nicola Paparusso, accademico pluri-laureato da sempre appassionato di scrittura, dotato di forte empatia e affamato di emozioni, tanto da indirizzare le sue energie nello studio dei sentimenti ed in particolare dell’Amore. Ha raccolto così tante testimonianze, pensieri diventati un libro: Angeli Assassini, volume che ha l’obbiettivo di aiutare le persone "mollate" dal partner a superare il trauma e tornare alla vita.
Nicola, il tuo libro parla di come reagire alla sofferenza dovuta alla fine di un rapporto. Hai provato in prima persona queste emozioni?
Ho divorziato, ma non ho mai patito le pene dell’inferno per questo. Non sono stato mai troppo male per amore.
Ed allora chi o cosa ti permette di dare dei consigli a chi inceve ha sofferto o soffre?
Perché ascolto. Ho raccolto le testimonianze di molti e mi immedesimavo nei loro malesseri. Li vedevo soffrire e soffrivo con loro ma io avevo la possibilità di vedere le cose da un punto di vista esterno. Chi vive un grande dolore non sa come reagire, io potevo indirizzarli verso la guarigione: a freddo si riescono ad elaborare meglio i sentimenti ed a leggerne l’architettura.
Perché parli di guarigione?
Perché il “mal d’amore” esiste eccome, anche se di questo male non si muore. Quando veniamo abbandonati dobbiamo passare dal dolore che è un elemento rigenerante, da non sottovalutare ma nemmeno da temere.
Nel tuo libro parli anche di Amorex, una nuova pillola per aiutare le persone a superare le delusioni di coppia. Non sembri però molto d’accordo alla sua somministrazione…
Sarebbe un fallimento per l’uomo. Non anestetizziamoci. Subiamo il lutto. L’anticorpo naturale al mal d’amore è una sana sofferenza.
Da eterna romantica, te lo devo chiedere: l’amore può essere "per sempre"?
Può essere eterno ma deve essere alimentato, seguito e corteggiato. La sessualità ha una funzione fondamentale nella coppia, mai sottovalutarla. Non è da vivere come prestazione, ma come elemento di continuazione dei giochi d’infanzia elaborati in chiava adulta. E’ elemento di complicità che continua fuori dal letto. Più si fa sesso più viene voglia di sesso. Chiudere la porta all’ eros chiude la porta ai sentimenti perché fare l’amore sollecita l’emotività. Le coppie che hanno resistito nel tempo è perché hanno grande complicità sessuale.
Ma il vero motore della società è il sesso o è l’amore?
L’amore è il motore di tutto. Anche la politica è mossa, stravolta e cambiata dall’amore o da eventi sentimentali. Cleopatra e Marco Antonio, Anita e Garibaldi, Fini e la moglie, Veronica Lario e Berlusconi, Clinton è stato rieletto dopo lo scandalo Lewinsky grazie al supporto di Hillary.
Allora, entriamo nel pratico. 5 step per superare la fine del rapporto:
1 Analizzate con freddezza la fine del rapporto e prenderne atto. Quando si mette la parola fine si smette di fantasticare.
2 Serve un periodo di ricarica. Evitare il rapporto con l’esterno nell’immediatezza. Meglio custodire il momento di dolore, chiudersi in sé stessi e non sforzarsi di stare per forza in compagnia, di sorridere o di rimanere simpatici. È un momento personale da vivere da soli. Successivamente, arriva il momento di sfogarsi con i migliori amici.
3 Rigenerazione di sè stessi. Riconquistarsi facendo ciò che fa bene al corpo, coltivare interessi ed hobby, ciò che fa stare bene. Non guardare il sentimento con paura, la frase più comune spesso è “non voglio più innamorarmi”. Sbagliato.
4 Riaprirsi all’amore con fiducia senza far pesare a nessuno i problemi passati. Ricominciare fidandosi aiuta il successo del nuovo rapporto, portare fantasmi porta anche grandi pesi.
5 Ascoltare con attenzione i segnali esterni per capire se siamo veramente guariti: emozionarci rispetto un sorriso o uno sguardo, sentire ancora stimolo sessuale, ed il desiderio di avvicinare l’altro sesso.
Eh, ad aver letto prima il libro di Nicola. Mi sarebbe servito qualche anno fa, quando impiegai mesi (o forse anni) a superare la rottura con un ex fidanzato. Nemmeno io però, avrei preso la pillola Amorex. Meglio soffrire e costruire con questo dolore la personalità che mattone su mattone mi ha reso donna. Perché la vita alla fine è un po’ questo: un insieme di cose che ti succedono mentre stai cercando di fare dell’altro. Mentre stai cercando di trovarti, conoscerti e capirti. Ed è nei momenti più bui, che ti rendi conto di quante palle hai.