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Macchine per pensare, la filosofia dell’informatica secondo Francesco Varanini

Macchine per pensare, la filosofia dell’informatica secondo Francesco Varanini

L’autore, nel primo libro di un trattato, svela le tradizioni filosofiche e gli stili di pensiero che hanno generato computer e programmi

Francesco Varanini da diversi anni sta lavorando a un’opera che è un vero e proprio Trattato di Informatica Umanistica, diviso in quattro volumi. Il primo di questi si intitola Macchine per pensare. L’informatica come prosecuzione della filosofia con altri mezzi (edizioni Guerini e Associati, 315 pagine, in libreria da gennaio).

L’opera di Varanini parte dalla convinzione che, alla presenza pervasiva del computer nell’esperienza umana, non corrisponde la consapevolezza di cosa il computer sia e possa essere. L’informatica finisce così per restare campo d’azione di esperti, legati al proprio sapere tecnico, non sempre consapevoli della storia stessa della loro disciplina e delle conseguenze della loro azione. I filosofi, i pensatori, gli scienziati, coloro ai quali deleghiamo la vasta comprensione della vita e dell’universo, privi per lo più di conoscenze tecniche, finiscono per disinteressarsi all’informatica. Il Trattato di Informatica Umanistica vuole offrire percorsi utili a colmare questa lacuna. 

Macchine per pensare, quindi, unisce filosofia e informatica. Varanini è stato per anni formatore e consulente con particolare attenzione allo sviluppo delle Risorse Umane, all’etica del lavoro, all’uso dell’Information & Communication Technology come leva strategica. Ha insegnato per dodici anni presso il Corso di laurea Interfacoltà in Informatica Umanistica dell’Università di Pisa.

Secondo il suo pensiero l’informatica è figlia di un’unica tradizione filosofica. È conseguenza del pensiero di Cartesio, Leibniz, Frege, Russell, Hilbert. Da loro discende Alan Turing, uno dei padri dell’informatica. La sfiducia nelle proprie capacità porta l’uomo ad affidarsi a macchine, che si vorrebbero capaci di sostituire l’uomo non solo nel lavoro bruto, ma anche nel pensare. 

Le macchine e i loro programmi sono frutti, non sempre del tutto consapevoli, di tradizioni filosofiche e stili di pensiero. Ripercorrendo alcuni passaggi della storia dell’informatica, è possibile ripercorrere, in chiave inattesa, tappe chiave del pensiero filosofico. Al contempo, ripercorrendo alcuni passaggi della storia del pensiero filosofico, è possibile cogliere il senso implicito di macchine e programmi che sembrano altrimenti incomprensibili o lontanissimi da noi.

Francesco Varanini
Macchine per pensare

Guerini e Associati
315 pagine

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