L’importanza della vendemmia
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L’importanza della vendemmia

La Rubrica - Chef in Camicia

Arriva settembre e con lui un periodo di raccolta: la vendemmia. In questo lasso di tempo l’uva viene raccolta dai vigneti e poi trasportata nelle cantine per essere trasformata poi in vino.

In passato questa era un’attività esclusiva delle famiglie abbienti che godevano di terreni di proprietà, ma oggi la situazione è diversa perché ci sono più spazi, c’è maggiore interesse imprenditoriale e si è trasformato in un lavoro faticoso che necessita di moltissima manodopera.

Il periodo di vendemmia

Da fine agosto alle prime settimane di ottobre, la vendemmia diventa l’attività principale a seconda delle condizioni climatiche del luogo.

Viene scelta l’uva che ha già raggiunto una maturazione ideale per essere trasformata in vino, perché offrono caratteristiche più forti date dalla maggiore concentrazione zuccherina. Gli acini acerbi, invece, sono utilizzati per prodotti freschi e leggeri.

Per questa ragione moltissimi produttori compiono la raccolta in tempi diversi anche in base allo stato della vite.

La vendemmia infatti rappresenta un’attività fondamentale che raccoglie con sé millenni di storia, nonostante negli ultimi anni sia stata introdotta la raccolta meccanica che avviene attraverso dispositivi che scuotono le vigne e ne raccolgono automaticamente i frutti.

Pensate, infatti, che in Italia si producono ogni anno più di 50 milioni di ettolitri di vino e che quindi la vendemmia interessa tutte le regioni, offrendo opportunità di lavoro a centinaia di migliaia di persone.

info: chefincamicia.com

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Federico Pizzileo