
J. Mazzola (disegnatore), Louis Cherbuin (incisore), F. Artaria & fils (editore), “Bologna”, circa 1855, acquatinta, 22,5 x 90 cm

Giuseppe Bernardazzi, “Veduta di Lugano”, 1859, litografia acquerellata, 97,4 x 27,2 cm

Jacopo de’ Barbari, “Venetie MD”, 1500, xilografia, secondo stato, 157 x 301,5 x 4,5 cm

Thomas Rodriguez, “Ierusalem, sicut Christi tempore floruit, topographicam delineationem omnium devotione exponere curavit”, 1811, carta geografica stampata, 59 x 84 cm

Salomon Corrodi, “Lugano”, 1829-1835, acquatinta, 28 x 37 cm

Alfred Guesdon (disegnatore), A. Springer (incisore), “Milan”, 1849, litografia, 32 x 43,5 cm

Franz Hogenberg (incisore), “Mediolanum”, 1572, acquaforte, 37,1 x 47,5 cm

Marcantonio Dal Re (incisore), “Veduta dalla parte del Giardino in Niguarda”, 1743, acquaforte, 32,5 x 43,3 cm

Louis Jules, “Villeneuve, Vue de Chateaux à Bellinzona”, 1832, litografia, 29 x 23 cm

Simon Felizo Querza, “Venetia”, XVII secolo, acquaforte, stampa b/n, 60 x 44 cm

Anonimo, “Veduta del Castello Sforzesco”, circa 1552-1588, xilografia, 31,8 x 17 cm
In mostra sino all’8 maggio 2016, al M.a.x museo di Chiasso, una straordinaria raccolta di carte geografiche dal Rinascimento fino all’Ottocento, come pure piante iconografiche a proiezione zenitale di città ideali e immagini prospettiche di città reali (con il perfezionamento e l’enorme fortuna di genere che ebbero – negli anni – le rappresentazioni “a volo d’uccello”), fino alle successive vedute romantiche e al disegno ottocentesco di città, ove la pianta urbana e veduta prospettica fungeranno come irrinunciabile strumento di perequazione.
Nel corso dei secoli, artisti, architetti e incisori si specializzarono nel genere e lentamente si andò formando una vera e propria scienza della rappresentazione urbana: si fondarono scuole di pensiero, botteghe, imprese xilografiche e poi calcografiche, una vera e propria trattatistica di cui sono esposti al M.a.x. museo alcuni esemplari, oltre a libri con disegni e testi descrittivi, sorta di “guide turistiche” ante litteram.
Alle mete predilette dei viaggi – fra cui Roma, Firenze, Napoli, Milano, Parigi, Vienna, Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino, Londra e San Pietroburgo – si affiancano piante e prospettive che raccontano le trasformazioni, i mutamenti e i nuovi sviluppi delle principali capitali europee
La mostra è curata da Cesare de Seta (Professore emerito all ’Università degli Studi di Napoli Federico II e fra i massimi esperti dell’iconografia della città europea) e Nicoletta Ossanna Cavadini (Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso).
Imago Urbis
28 febbraio – domenica 8 maggio 2016
M.a.x Museo
Via Dante Alighieri 6 – Chiasso – CH
