Home » Lifestyle » Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo

Al M.a.x museo di Chiasso, in mostra un’ampia selezione di carte geografiche, piante e vedute di città diffuse dal XV secolo grazie alla stampa

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Sergio Trippini Studio bibliografico, Gavirate

J. Mazzola (disegnatore), Louis Cherbuin (incisore), F. Artaria & fils (editore), “Bologna”, circa 1855, acquatinta, 22,5 x 90 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Biblioteca cantonale di Lugano, Fondo Giorgio Ghiringhelli

Giuseppe Bernardazzi, “Veduta di Lugano”, 1859, litografia acquerellata, 97,4 x 27,2 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr

Jacopo de’ Barbari, “Venetie MD”, 1500, xilografia, secondo stato, 157 x 301,5 x 4,5 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, Napoli

Thomas Rodriguez, “Ierusalem, sicut Christi tempore floruit, topographicam delineationem omnium devotione exponere curavit”, 1811, carta geografica stampata, 59 x 84 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Collezione privata

Salomon Corrodi, “Lugano”, 1829-1835, acquatinta, 28 x 37 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Castello Sforzesco – Milano

Alfred Guesdon (disegnatore), A. Springer (incisore), “Milan”, 1849, litografia, 32 x 43,5 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Castello Sforzesco – Milano

Franz Hogenberg (incisore), “Mediolanum”, 1572, acquaforte, 37,1 x 47,5 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Castello Sforzesco – Milano

Marcantonio Dal Re (incisore), “Veduta dalla parte del Giardino in Niguarda”, 1743, acquaforte, 32,5 x 43,3 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Collezione privata

Louis Jules, “Villeneuve, Vue de Chateaux à Bellinzona”, 1832, litografia, 29 x 23 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Istituto Geografico Militare, Firenze

Simon Felizo Querza, “Venetia”, XVII secolo, acquaforte, stampa b/n, 60 x 44 cm

Imago Urbis, la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Castello Sforzesco – Milano

Anonimo, “Veduta del Castello Sforzesco”, circa 1552-1588, xilografia, 31,8 x 17 cm

In mostra sino all’8 maggio 2016, al M.a.x museo di Chiasso, una straordinaria raccolta di carte geografiche dal Rinascimento fino all’Ottocento, come pure piante iconografiche a proiezione zenitale di città ideali e immagini prospettiche di città reali (con il perfezionamento e l’enorme fortuna di genere che ebbero – negli anni – le rappresentazioni “a volo d’uccello”), fino alle successive vedute romantiche e al disegno ottocentesco di città, ove la pianta urbana e veduta prospettica fungeranno come irrinunciabile strumento di perequazione.

Nel corso dei secoli, artisti, architetti e incisori si specializzarono nel genere e lentamente si andò formando una vera e propria scienza della rappresentazione urbana: si fondarono scuole di pensiero, botteghe, imprese xilografiche e poi calcografiche, una vera e propria trattatistica di cui sono esposti al M.a.x. museo alcuni esemplari, oltre a libri con disegni e testi descrittivi, sorta di “guide turistiche” ante litteram.

Alle mete predilette dei viaggi – fra cui Roma, Firenze, Napoli, Milano, Parigi, Vienna, Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino, Londra e San Pietroburgo – si affiancano piante e prospettive che raccontano le trasformazioni, i mutamenti e i nuovi sviluppi delle principali capitali europee

La mostra è curata da Cesare de Seta (Professore emerito all ’Università degli Studi di Napoli Federico II e fra i massimi esperti dell’iconografia della città europea) e Nicoletta Ossanna Cavadini (Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso).

Imago Urbis
28 febbraio – domenica 8 maggio 2016
M.a.x Museo
Via Dante Alighieri 6 – Chiasso – CH

© Riproduzione Riservata