Guida Michelin 2024 – L’edizione dei Record
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Guida Michelin 2024 – L’edizione dei Record

È calato da poco il sipario sulla presentazione della Guida MICHELIN 2024 che si è tenuta al Teatro Grande di Brescia. Tantissime le novità a partire dai due nuovi Tre Stelle Michelin

È calato da poco il sipario sulla presentazione della Guida MICHELIN 2024 che si è tenuta al Teatro Grande di Brescia. Tantissime le novità a partire dai due nuovi Tre Stelle Michelin.

Iniziamo dando un po’ di numeri. Con Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e il ristorante Quattro Passi, sono 13 i ristoranti tre Stelle MICHELIN in Italia; cinque i nuovi due Stelle e 26 le nuove una Stella MICHELIN.

Tredici nuove insegne hanno ricevuto la Stella Verde MICHELIN, simbolo che contraddistingue i ristoranti in prima linea sul fronte della sostenibilità. Da oggi il firmamento della cucina italiana è composto da 395 stelle.

Perché questi due nuovi tre Stelle?

“Lo chef Niederkofler rimane coerente al suo mantra di “cook the mountain”, una formula per la quale in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i loro cicli naturali per preservarne i sapori e gli elementi nutrienti”, sentenzia la guida rossa.

Tornano a splendere le tre Stelle MICHELIN anche in Campania. “Il Quattro Passi aprì 40 anni fa: la conquista delle due stelle fu opera dello chef Tonino Mellino che da qualche anno ha ceduto il timone al giovane figlio Fabrizio, che ha compiuto l’ultimo passo per entrare nell’olimpo della ristorazione mondiale. Il suo tocco ha elevato la cucina campana e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità”.

Le doppie Stelle

Poi ci sono quei ristoranti che valgono la deviazione due dei quali ricevono il riconoscimento doppio d’emblèe in questa edizione:

  • Verso, chef Mario e Remo Capitaneo, Milano (MI)
  • La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, Serralunga d'Alba (CN)
  • Andrea Aprea, chef Andrea Aprea, Milano (MI)
  • George Restaurant, chef Domenico Candela, Napoli (NA)
  • George Restaurant, chef Domenico Candela, Napoli (NA)

Il commento di MARCO DO, DIRETTORE COMUNICAZIONE MICHELIN ITALIA: "L’edizione dei record, i giovani"

Che edizione è stata?

“In questa edizione 2024 abbiamo avuto trentatré novità, di cui ventisei 1 Stella, cinque 2 Stelle, e di questi ultimi due hanno fatto un salto importante da zero al doppio riconoscimento, il che è un passaggio davvero degno di nota. Inoltre, per la prima volta nella storia della guida Michelin Italia abbiamo due nuovi 3 Stelle Michelin. Per questo possiamo davvero definirla l’edizione dei record”.

Una guida che premia sempre più giovani.

“Troverete tantissimi giovani, a riconferma di un trend iniziato anni fa. Un terzo dei nuovi stellati ha un’età inferiore ai 35 anni e di questi, quattro addirittura non hanno ancora trent’anni. E lo stesso vale per il nuovo 3 Stelle Fabrizio Mellino (ristorante Quattro Passi), classe 1991. Quindi anche la top class della Guida si è arricchita di giovani leve”.

Il nuovo premio ai migliori pasticceri. Come nasce?

“Il premio Passion Dessert è stato creato perché un buon pasto deve terminare con un buon dessert, quindi era giusto riconoscere quei ristoranti che hanno un’offerta dolce più ricca e innovativa, in grado di fare la differenza anche nell’ultima parte del percorso degustazione”.


Premi Speciali. Marco Lavazza premia il futuro della cucina


Sono 4 i premi speciali Michelin nella selezione italiana 2024 ai quali si aggiunge il nuovo premio “Passion Dessert”, conferito a quelle insegne (8 in tutto) che offrono un’esperienze meritevole di un riconoscimento per l’alta qualità della proposta dei dessert.

  1. MICHELIN SPECIAL AWARD SERVIZIO DI SALA 2024 - Federica Gatto, ristorante Cetaria, Baronissi, SA.
  2. MICHELIN SPECIAL AWARD CHEF MENTOR 2024 - Gaetano Trovato, ristorante Arnolfo, Colle di Val d’Elsa, SI
  3. MICHELIN SPECIAL AWARD SOMMELIER 2024 - Marzio Lee Vallio, ristorante Esplanade, Desenzano sul Garda, BS.ù
  4. MICHELIN SPECIAL AWARD YOUNG CHEF 2024 - Maicol Izzo, ristorante Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia, NA.

È Marco Lavazza, vicepresidente dell’omonima azienda italiana produttrice di caffè a premiare le generazioni future della cucina italiana: “È sempre un grande piacere per me essere qui e soprattutto poter consegnare il MICHELIN Special Award per questa categoria, quella dei giovani chef.

Uno degli aspetti più interessanti della cucina di alto livello è che è sempre innovativa: è capace di rinnovarsi e di stupire ogni giorno grazie alle idee e alla dedizione. L’apporto dei giovani in tal senso è fondamentale: la dinamicità che li caratterizza porta a nuove visioni e nuove frontiere.

È una caratteristica che troviamo nelle grandi arti come la musica. Le note musicali sono sempre 7 ma le sinfonie che si possono creare sono infinite, così come dai prodotti della natura gli chef sono capaci di creare piatti straordinari. Questo è, secondo me, il dono più grande che gli chef portano nelle nostre vite”.

Lavazza rinnova il suo sostegno alla Guida francese

“Per Lavazza è un onore poter sostenere con la Guida MICHELIN questo impegno, essere vicini a chef e professionisti di alto livello che si impegnano ogni giorno per offrire la migliore qualità possibile ai propri clienti. È lo stesso approccio che caratterizza il nostro modo di fare impresa: selezioniamo le migliori materie prime e le trasformiamo in qualcosa di unico.

L’impegno di Lavazza accanto ai più grandi chef va avanti da tanti anni e continueremo a farlo, sappiamo che questo ambito continua a vivere un successo senza precedenti, regalando un viaggio tra gusti ricercati e sempre nuovi. E crediamo profondamente che un caffè di qualità sia il perfetto coronamento a un’esperienza gastronomica di alto livello, un rito fatto di cura e passione”.


Il “nuovo” Tre Stelle Michelin Norbert Niederkofler Atelier Moessmer Brunico (BZ)

Tutte le previsioni la davano su quel palco e con quelle 3 Stelle cucite sul petto. Allora perché tutta questa sincera esultanza, al limite della commozione, anche dopo tutti questi anni passati sulla vetta della gastronomia?

“Il periodo di apertura del nuovo progetto è stato molto breve, avevamo la stessa squadra, la stessa idea di cucina di quando ero executive chef al St. Hubertus, però l’incertezza c’è sempre, e fino a quando non vieni chiamato sul palco, la tensione è incontrollabile. Per questo quando finalmente senti pronunciare il tuo nome, tutto il peso dell’ultimo anno sparisce, ti senti leggero e puoi tornare a gioire. Devo dire grazie ai miei soci, al team che ha lavorato senza mai fermarsi, a chi ce l’ha messa tutta anche nelle più piccole cose”.

Che coordinate ha oggi il nuovo Norbert Niederkofler?

“Innanzitutto, vorrei fare un passo indietro dalla prima fila, vorrei occuparmi molto di più della formazione. Con questo progetto non abbiamo creato un ristorante nuovo, ma un concetto nuovo, e con esso un pensiero nuovo che ci permette di dare spazio e formazione ai giovani e di trasmettere loro quello che noi abbiamo imparato e vissuto negli ultimi trent’anni di attività. Voglio lasciare una memoria alle giovani generazioni e vedere oggi premiati su quel palco cinque chef che hanno lavorato per anni nella mia cucina, è un vero motivo di orgoglio”.

C’è stato un momento in cui ha preso coscienza di essere diventato un mentore?

“Quando hai 62 anni è meglio pensare al futuro e a lasciare qualcosa di te, un seme, un’idea. Più posso dare una mano e più sono contento. Semplicemente”.

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Nadia Afragola