L’estate è quel momento dell’anno in cui mettiamo i puntini sulle “i”, tiriamo una linea sulla stagione appena trascorsa, lasciamo spazio alle idee, e stendiamo i progetti per la stagione a venire. Insomma, è il tempo “grafico” per eccellenza. Ecco allora 5 grandi titoli di grafica per fare il punto della situazione, recuperare il senso del bello, e rinfrescarci le idee in questa lunga estate caldissima.
Maurizio Ceccato, Non capisco un’acca , Hacca
Il libro d’artista si riconferma una forma che ha tutt’altro che esaurito le sue possibilità espressive. Maurizio Ceccato in questa opera mescola estro e ricerca, creatività e progetto in un libro che è al contempo una raccolta di filastrocche stralunate e uno straordinario esercizio di stile. Un’ottima lettura per recuperare quell’ironia e quel senso del gioco che è sempre più difficile trovare in un progetto grafico, ma che in un’altra stagione hanno fatto la fortuna della creatività italiana.
TDM5: grafica italiana , Corraini
Il catalogo dell’imperdibile mostra milanese (di cui abbiamo parlato più diffusamente qui ) ripercorre gli ultimi cinquant’anni di storia della grafica italiana: dall’editoria libraria alle riviste di settore, dalla comunicazione aziendale alla ricerca tipografica, un viaggio alla scoperta di una delle eccellenze italiane più apprezzate al mondo.
Bruno Munari, Fantasia , Laterza
Un grande classico del pensiero creativo. Da sfogliare, leggere e meditare: indispensabile per riscoprire la leggerezza del progettare, e la profondità etica del gesto della creazione.
Giovanni Lussu, La lettera uccide , Stampa Alternativa
La storia di un alfabeto e di un pensiero, di come si impara per prove e di quanto siano preziosi gli errori. Un distillato di passione per la grafica e la tipografia appena ripubblicato, imperdibile.
Antonio Faeti, Guardare le figure , Donzelli
Collodi, De Amicis e Salgari non avrebbero lo stesso posto nel nostro immaginario se matite come quelle di Mazzanti, Chiostri, Ferraguti o Vamba non avessero dato vita ai loro personaggi così come oggi li conosciamo: il loro tratto ha segnato indelebilmente non solo la storia dell’illustrazione italiana, ma anche quella della nostra letteratura. Antonio Faeti, indiscussa autorità in materia, indagando segni e tradizioni grafiche disegna una particolarissima storia delle origini della matita italiana. Da riscoprire.