«Stanco, stanchissimo, ma felice». Ha finito anche la voce Geronimo La Russa, presidente di ACM (Automobile Club di Milano) al termine della conferenza stampa di bilancio che mette la parola fine al grande impegno ed alla grande festa del weekend di Formula 1 a Monza con numeri da record: 110 mila presenze domenica (detto dal questore) 97% biglietti venduti (prato ridotto di 11 mila unità per zone cedute ad attività Formula 1), 30 mila persone che hanno usato il bus navetta (25 mila dalla stazione FS di Monza, 20 mila coloro che hanno acquistato il biglietto navetta poi treno, 13.800 i posti parcheggio impiegati, 123 mila i litri d’acqua erogati da BrianzAcque, 120 le tonnellate di rifiuti raccolte.
«Un successo, un grande successo – dice La Russa – con 300 mila presenza nei tre giorni grazie anche ai buoni segnali fin dalle prime prove libere della Ferrari ma soprattutto alla passione per la Rossa degli italiani e per questa pista storica, per la tradizione di Monza apprezzata anche dalle decine di migliaia di tifosi delle varie scuderie provenienti dall’estero. Soprattutto rispetto ad un anno fa abbiamo limitato al minimo assoluto le sbavature e problematiche organizzative che sempre ci saranno. Frutto del lavoro di tutta ACM che da mesi sta preparando per regalare il miglior spettacolo possibile al mondo. Soprattutto sottolineo il lavoro fatto fuori dall’Autodromo. Siamo riusciti a connettere l’evento con le città ed i cittadini che si sono integrati in questa festa incredibile».
Una tre giorni vissuta all’interno di un parco di Monza ferito dal violento maltempo di inizio agosto…
«La sicurezza è sempre stata la priorità per noi di Acm e per tutto il Circus. Abbiamo prima di tutto lavorato con il massimo del nostro impegno per garantire uno spettacolo senza rischi per i tifosi presenti all’autodromo ma non solo. Un lavoro in cui abbiamo anche messo tutta la nostra sensibilità ed attenzione verso il Parco stesso. Non è un caso che abbiamo piantato ad inizio weekend 29 alberi, uno per ogni pilota, segno della nostra volontà di voler contribuire anche alla rinascita ambientale di questo spazio».
Ambiente e Formula 1 sono stati spesso presentati come avversari. Ritiene superata questa diatriba?
«In realtà si tratta di un dualismo che non esiste. Da anni il nostro impegno è per cercare di regalare il miglior spettacolo possibile, alle migliori condizioni possibili integrandosi in maniera perfetta e nel massimo rispetto con il Parco stesso».

Parliamo del futuro. C’è sempre molta preoccupazione legata al futuro del Gp d’Italia. Ci può tranquillizzare?
«Le voci ci sono sempre state ma lasciano il tempo che trovano. La realtà è che esiste un contratto in essere e per il prossimo anno il Gp è confermato. Stiamo solo discutendo per cercare di riportare la corsa alla sua data abituale, cioè il secondo weekend di settembre e non il primo come vorrebbe Formula 1. Per gli anni a venire stiamo già pensando ad un nuovo contratto. Certo, il mondo è cambiato e dobbiamo competere con l’arrivo di nuovi paesi molto più ricchi di capitali rispetto all’Italia; dalla nostra parte abbiamo la storia, la tradizione, il fascino e la volontà, anche politica, di proseguire questa storia. I lavori in programma sono già stati stabiliti e aiuteranno ad avere uno spazio più fruibile, più agevole negli spostamenti e soprattutto con spazi per vivere delle esperienze sempre più dentro la corsa. Va in questo senso la costruzione ed inaugurazione della nuova Club House di ACM proprio venerdì scorso e che sarà anche in futuro luogo centrale di integrazione, ospitalità e condivisione. Spazio che tra l’altro sarà ad esempio per altri enti e sponsor che stanno pensando a progetti simili»
