
Si accendono i riflettori sulla Fondazione Grana Padano
Una mostra fotografica, il 70° anniversario dell’Accademia Italiana di Cucina, la seconda tappa del progetto IN CAMMINO
All’Abbazia di Chiaravalle, sud di Milano, nacque nel 1135 la ricetta del Grana Padano grazie al lavoro dei monaci cistercensi ed è proprio lì che a dicembre 2022 il Consorzio Tutela del formaggio Grana Padano ha dato vita all’omonima Fondazione. Ha finalità civiche, è guidata da una politica di sostenibilità ed è rivolta alla comunità.
Oggi torna sotto i riflettori per tre appuntamenti.
Inaugura questa sera la mostra fotografica “Frammenti di India” di Antonio Auricchio, una vita nel mondo caseario con l’azienda di famiglia e una passione sconfinata per la fotografia, che ha cominciato a coltivare immortalando la vicina campagna cremonese, molto prima di essere nominato membro del prestigioso Gruppo Fotografico LEICA: “Parliamo di frammenti che sono soprattutto frammenti di emozioni – dichiara Antonio Auricchio - Ho voluto presentare, con un numero limitato di fotografie inedite e mai esposte, due aspetti dell’universo indiano: un’India che scompare con le popolazioni del Nagaland e dell’Arunachal Pradesh, e l’India dell’induismo profondo che ben si adattano all’Abbazia di Chiaravalle, da novecento anni luogo di profonda spiritualità”.
Entusiasta il Presidente della Fondazione Grana Padano, Giuseppe Saetta: “Per Grana Padano era importante tornare in qualche modo a casa, ecco perché è nata la Fondazione. Una delle attività principali è proprio la valorizzazione dell’Abbazia, del territorio di Chiaravalle ma non solo. La mostra, sulla quale si alza il sipario oggi, è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione. Il lavoro fotografico di Antonio Auricchio ci permette di fare un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’India più vera”.
Resterà aperta fino al 1° ottobre, da venerdì a domenica (venerdì 10:30-12:30/15:00-18:00 -- sabato e domenica 10:00-13:30 /14:30-18:30) e l’intero ricavato sarà destinato al Mother Teresa Center di Roma.
L’Abbazia sarà poi la protagonista della seconda tappa del progetto IN CAMMINO, iniziativa ideata da Livia Pomodoro e promossa dall’Associazione “GIUBILEO 2025 No’hma in cammino” che, in tre anni, fino al 2025, anno del Giubileo, tocca luoghi suggestivi, ricchi di storia, arte e spiritualità.
Dal 2023 al 2025, si viaggerà attraverso l'Europa toccando 7 nazioni (Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) e 14 tra le più prestigiose Abbazie del nostro continente. In ogni singola tappa verrà declinata, in collaborazione con l'Istituto Treccani, una parola che farà da filo conduttore per spettacoli e incontri allestiti nelle Abbazie. La parola prescelta per Chiaravalle è "Spiritualità".
Sabato 16 settembre, per celebrare invece il settantesimo anniversario dell’Accademia Italiana di Cucina, la Fondazione GP supporta e partecipa al convegno organizzato dalle quattro Delegazioni milanesi dell’Accademia: “La cucina monastica, Chiaravalle e Milano”, durante il quale saranno presi in considerazione i temi riguardanti aspetti e sfumature del cibo monastico. Il Presidente della Fondazione Grana Padano, Giuseppe Saetta anche in questo caso non lesina commenti: “Questo appuntamento ha per noi uno spessore importante per i temi trattati. La cucina monastica si dichiarerà nel suo contesto migliore”. Il punto di partenza saranno i cambiamenti portati dai monaci nelle tecniche agricole, nell’allevamento dei bovini e nella lavorazione delle materie prime. Tutti aspetti che si sono rivelati importanti e hanno perfino avuto delle conseguenze nello sviluppo della dieta ambrosiana.
Grana Padano e la sua Fondazione rappresentano oggi più che mai il saper fare italiano. Fatto bene. A partire dagli allevatori per finire ai casari, gli stagionatori, i venditori. Per loro la filiera è un valore, come un valore immenso lo ha il luogo in cui tutto ebbe inizio. Allora, appuntamento all’Abbazia di Chiaravalle.