"Ecco perché Javier Zanetti tornerà in campo"
L'esperto dottor De Martini spiega in cosa consiste la rottura del tendine d'Achille e quali sono i tempi di recupero post intervento
Dopo il grave infortunio rimediato a Palermo e la rottura del tendine d'Achille del piede sinistro oggi Javier Zanetti sarà operato a Pavia. L'intervento arriva dopo due giorni dove il capitano dell'Inter è stato sommerso dai messaggi d'affetto di tutto il mondo. L'obiettivo di Pupi è ora quello di tornare in campo ma in tanti hanno ammesso come la possibilità di un recupero del calciatore, che il prossimo 10 agosto compirà 40 anni, sia molto remota. Al riguardo abbiamo intervistato il dottor Luca De Martini, radiologo responsabile della diagnostica per immagini del Laboratorio Albaro. Una panoramica sulla tipologia dell'infortunio che permette di fare chiarezza sulla lesione dell'argentino lasciando anche aperta le ipotesi più ottimistiche.
Che tipologia di infortunio è la rottura del tendine d'Achille?
Un infortunio da considerarsi grave, importante. Il tendine d'Achille ha una struttura molto sensibile su cui carica tutto il peso del corpo ed è essenziale per la statica e il movimento. Sicuramente è molto invalidante e si tende ad operarlo.
L'operazione in cosa consiste?
Si fa una sutura del tendine e un rinforzamento ma l'operazione varia dalla natura della lesione.
Che tipi di lesioni possono esserci?
Può esserci lesione parziale e completa e una matrice tendinea più o meno degenerata. La degenerazione tendinea consiste nel perdere la tensione originale del tendine per tanti fattori. Si formano zone di minore resistenza che spesso sono tra le principali cause della rottura. A seconda di quanto è degenerata la matrice tendinea l'intervento sarà più o meno complesso. Se è in un punto solo e con una lesione parziale sarà un intervento semplice, se è completamente lacerato e i due capi di rottura sono distanti invece si parla di operazioni non facili.
Solitamente quali sono le modalità e i tempi di recupero?
Naturalmente è diverso il recupero per una attività agonistica. Si può ragionare nell'ordine dei sei mesi, ma dipende tanto da quanto è stato invasivo il tipo di intervento. Direi che nella grande maggioranza dei casi che ho visto e che ho seguito si riprende assolutamente. Sicuramente è diverso parlare di un atleta di 20 anni e di uno di 40...
Un atleta come Zanetti quali difficoltà potrebbe riscontrare a recuperare dall'infortunio a 40 anni?
L'elasticità dei tessuti non è la stessa di un giovane ma Zanetti ha mostrato di essere un atleta particolare che ha saltato solamente poche partite in un'intera carriera. Credo che abbia tutte le carte in regola per tornare a giocare, magari ci metterà un po' di più di sei mesi.
Quanto tempo passerà dall'operazione ai primi allenamenti?
Quando sarà guarito dal punto di vista clinico non vorrà dire che sarà pronto per giocare. Il giorno dopo la guarigione clinica dovrà iniziare la preparazione. In suo aiuto ci saranno sicuramente i tanti mezzi all'avanguardia che esistono per la riabilitazione. Uno in particolare si chiama Alter - G ed è una sorta di tapis roulant in cui l'atleta può riprendere a correre con sottrazione di peso, ossia caricando meno peso sulla struttura e riprendendo il gesto della corsa.
Secondo lei Javier Zanetti tornerà a giocare?
Sono sicuro di si.