Diego Milito dà l'addio al calcio, riviviamo la storia del Principe
L'attaccante argentino ha appeso le scarpe al chiodo dopo 16 anni di carriera e oltre 250 gol: il tributo al bomber del Triplete
Diego Milito dà l'addio al calcio, viva Diego Milito. L'attaccante argentino classe 1979 ha messo fine alla sua carriera da calciatore dopo 16 anni di spettacolo tra Argentina, Spagna e Italia.
Soprannominato "Il Principe" per la sua somiglianza con Enzo Francescoli, per lui parlano i numeri: 252 reti in carriera in 606 presenze, due campionati argentini (uno vinto ad inizio carriera e uno del 2014) e il ruolo di bomber nell'Inter dei miracoli, quella di José Mourinho che nel 2010 centrò uno storico Triplete grazie anche ai 30 gol stagionali dell'argentino. Per sempre nella storia dell'Inter ma anche in quella del Genoa, società che nel 2004 lo scovò dal Racing Avellaneda.
PRINCIPE...... Grazie ancora per quella notte e per tutto cio' che hai fatto per quella e con… https://t.co/3CO25fFnB3
— Marco Materazzi (@iomatrix23) 15 maggio 2016
Nel gennaio 2004 Milito arrivò in rossoblù nella serie B italiana mostrando subito le sue capacità: 33 reti in 59 presenze prima di essere costretto a lasciare Genova dopo la retrocessione a tavolino per la combine di Genoa - Venezia. Viene ceduto in Spagna, al Real Saragozza, e conferma il suo talento segnando 61 gol in tre anni. Nel 2008, pur di tornare al suo Genoa, rifiuta il Tottenham ed esordisce in serie A: sarà un anno devastante con 24 reti in 31 partite.
#QuieroVerteOtraVez Se viene el último partido de Diego en el Cilindro. ¡No te quedes afuera! pic.twitter.com/QCucSC92YH
— Racing Club (@RacingClub) 15 maggio 2016
Nel 2009 l'Inter lo porta a Milano per circa 25 milioni e in nerazzurro scrive la storia: Triplete al primo anno sotto gli ordini di Josè Mourinho, 22 reti in campionato, 6 in Champions League e 30 stagionali. Diventa l'idolo della curva nord e a Milano resta altri quattro anni segnando altri 46 gol.
Nell'estate 2014 decide che è arrivato il momento di tornare a casa al Racing Avellaneda e fa in tempo a vincere un altro campionato nel 2014 prima di annunciare il ritiro.
#Milito se ne va.
— Sciabolata Morbida (@sciabolatablog) 16 maggio 2016
Giù il cappello. pic.twitter.com/UAO0AvBzDJ
Anche la pagina ufficiale della serie A lo ha salutato con una delle sue massime, riassunto perfetto di tutta una carriera:
"Quando sono lì, in campo, il gol non è un pensiero leggero né un'ossessione, è semplicemente il mio mestiere..." Diego Milito