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Morto Dean Potter, funambolo dei canyon e star del base-jumping

Morto Dean Potter, funambolo dei canyon e star del base-jumping

Gli è stato fatale un lancio con il paracadute nel Parco nazionale di Yosemite; scomparso con lui anche l’altro noto atleta Graham Hunt

Quasi una premonizione
Come da lui stesso dichiarato in diverse interviste, Dean Potter aveva iniziato a darsi al base-jumping per esorcizzare un sogno ricorrente che, notte dopo notte, lo vedeva precipitare in caduta libera. “Se devo morire, voglio farlo a mio modo”, aveva spiegato alla Tv sportiva ESPN nel 2008, anno in cui aveva rivelato al New York Times che una parte di lui considerava follia il poter volare, “ma un’altra parte di me pensa che è un sogno intrinseco dell’uomo. Perché non inseguirlo?”.

Tra le imprese messe a segno da Potter, l’essere stato il primo a scalare tre delle più note pareti nel Parco di Yosemite in un solo giorno, mentre appena un mese fa aveva conquistato l’Half Dome in un’ora e 19 minuti, chiudendo quindi il tutto in 2 ore e 18, un record assoluto. Il soprannome arrivava invece dalle camminate da funambolo su una corda di nylon tesa tra i canyon più spettacolari del mondo, mentre nel “base jumping” si era distinto (attirando su di sé le proteste di alcuni movimenti animalisti) anche per alcuni lanci effettuati con in spalla il suo cane Whisper, divenuto a sua volta una celebrità.

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