Snam celebra i suoi 80 anni con la mostra «The Thin Line»
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Snam celebra i suoi 80 anni con la mostra «The Thin Line»

Un viaggio di 4.000 chilometri dal confine con l’Austria in Friuli Venezia-Giulia alle rive del Mediterraneo di Mazzara del Vallo, passando per autostrade, percorsi turistici, foreste, parchi, fiumi e oasi naturali d’Italia.

Apre oggi, 9 novembre, al pubblico «The Thin Line», la mostra dell’artista Giada Ripa in occasione degli 80 anni di Snam. Fotografa e artista, Giada ha nella sua carriera lavorato su una serie di progetti lungo le antiche e nuove vie di scambio di tutto il mondo, dalla via della Seta all’Amazzonia, ponendo particolare attenzione sui paesaggi legati all’energia contemporanea. I suoi lavori sono esposti in tutto il mondo, dal Royal College of Art di Londra all’International Centre of Photography e oggi, fino al 5 dicembre, 15 suoi lavori saranno i protagonisti della Fabbrica Sassetti, ex edificio industriale del quartiere Isola di Milano.

Ad accompagnare le opere di Ripa, un ampio corredo di materiali, da documentari a video, mappe e testi. Gran parte delle opere fotografiche sono sospese nello spazio principale, al piano nobile del vecchio edificio industriale, creando una condizione di contrasto armonico con il carattere “delabré” dell’ambiente. Sulle pareti intorno al corpus centrale delle foto prende vita un dialogo a tre voci tra le immagini, i documenti archiviati e le interviste ai testimoni. Tra gli altri materiali, un video documentario riassume l’intero progetto contribuendo a ricostruire l’atmosfera dei luoghi e degli incontri vissuti.


Al centro del racconto c’è la rete di Snam, che si articola per oltre 32.000 km lungo la penisola trasportando oggi gas naturale e in futuro sempre più gas rinnovabili come biometano e idrogeno. Il passaggio dell’infrastruttura viene descritto come un’occasione di restauro del paesaggio. Le voci dei protagonisti e i documenti raccolti raccontano le microstorie dei luoghi e chiariscono come la “linea sottile” si inserisca senza traumi nei contesti che attraversa. Con il suo lavoro, Ripa offre al visitatore gli strumenti per accedere allo spazio nel quale si incontrano l’attenzione estetica e la tensione etica che devono accomunare oggi l’impegno dell’artista, del cittadino e delle grandi aziende energetiche.

Il curatore dell’esposizione Pippo Ciorra, che per «The Thin Line» ha collaborato con l’architetto Luca Di Lorenzo, ha raccontato: «Questa mostra testimonia una una coesistenza paradossale e virtuosa che fa sì che una rete veloce riesca a trarre vantaggio da un’efficienza radicata nella lentezza. La lentezza del paesaggio, calmo e riflessivo, e quella dei suoi abitanti, in gran parte umani ma in qualche caso anche rappresentanti eccelsi del regno animale».

Il fulcro dell’esposizione trova così conferma in una celebre frase dello scrittore Eugenio Turri: «Il paesaggio non è soltanto, come lo intendono i geografi, lo spazio fisico costruito dall’uomo per vivere e produrre, ma anche il teatro nel quale ognuno recita la propria parte facendosi al tempo stesso attore e spettatore».

La mostra «The Thin Line» è accompagnata anche da un libro, realizzato da Giada Ripa e pubblicato dalla casa editrice 5 Continents Editions.

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Mariella Baroli