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Cinquanta sfumature di grigio, i sequel e gli effetti del film

Cinquanta sfumature di grigio, i sequel e gli effetti del film

Boom al botteghino internazionale, come da copione. Ma la regista Sam Taylor Johnson molla il timone

È un boom annunciato. Cinquanta sfumature di grigio sta conquistando il mondo. Poco importa se il film sia bello o meno, se abbia ricevuto stroncature nette o giudizi quasi stupiti per non essersi imbattuti nella deriva della settima arte. Chi ha letto il libro erotico di E.L. James non può certo aver le stesse attese dell’adattamento per il grande schermo de Il grande Gatsby. L’importante è che la Stanza Rossa di Christian Grey, il progatonista maschile, sia quanto basta elegante e stuzzicante, con la sua parata di frustini e stilosi arnesi per punire e recare dolore e piacere. 

In Italia, dov’è uscito il 12 febbraio, il film di Sam Taylor Johnson ha avuto oltre 200 mila prenotazioni e ha già raggiunto quasi 10 milioni di euro di incasso. Riuscirà a superare il campione dell’anno, American Sniper di Clint Eastwood, al momento attestato a 18.801.968 (secondo dati Cinetel)? Negli States – dove la pellicola è uscita il 13 – le manie da dominatore di Mr. Grey hanno portato finora oltre 90 milioni di dollari. A livello mondiale, in una manciata di giorni, la trasposizione cinematografica del bestseller britannico viaggia a gonfie vele con oltre 266 milioni di dollari.

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