Mostra del cinema di Venezia 2020: Nomadland è il Leone d'oro
Cate Blanchett e Anna Foglietta sul palco della cerimonia di premiazione di Venezia 77, 12 settembre 2020 (Foto:Ansa/Ettore Ferrari)
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Mostra del cinema di Venezia 2020: Nomadland è il Leone d'oro

Il film di Chloé Zhao con Frances McDormand conquista questa edizione particolare dove a vincere, soprattutto, è la forza di ripartire. La madrina Anna Foglietta: «Qui si è fatta la Storia, dobbiamo brindare al coraggio di chi ci ha creduto e di chi è venuto al Lido per ritrovarsi al cinema».

Nomadland di Chloé Zhao è il Leone d'oro di Venezia 77, edizione della Mostra del cinema che segna la fiera ripartenza dopo il lockdown, edizione povera di divi ma ricca di emozioni. A vincere, soprattutto, l'emozione di far parte della Storia, come ha detto la madrina del festival Anna Foglietta durante la cerimonia di premiazione: «Da quando ho saputo che avrei fatto la madrina mi chiedo come sarebbe stato adesso. Tutti noi avevamo solo un pensiero: arrivare qui a questa sera e sono emozionata perché ce l'abbiamo fatta, tutti. Qui si è fatta la Storia, dobbiamo brindare al coraggio di chi ci ha creduto e di chi è venuto al Lido per ritrovarsi al cinema».

Era dal 2010 con Somewhere di Sofia Coppola che Venezia non premiava con il Leone d'oro una donna. In questa edizione segnata dal Covid, sono state ben otto le registe presenti tra i 18 film in concorso: un record. E Cate Blanchett, presidente di giuria attenta al femminile, non poteva che premiare una di loro. Nomadland, il più atteso e più hollywoodiano dei film arrivati al Lido, vince comunque con merito, pur non avendo svettato: a Venezia 77 è mancato il film che conquista irrimediabilmente.

Il film che invece è stato stranamente ignorato? Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić, film solido e palpitante sul massacro di Srebrenica: la sua attrice protagonista Jasna Đuričić era tra le favorite per la Coppa Volpi. Come ha però sottolineato sua diva Cate, quest'anno sono state molte le interpretazioni femminili importanti. Complimenti quindi alla vincitrice Vanessa Kirby, che in Pieces of woman è una mamma che perde la figlia subito dopo la nascita (Vanessa era anche in un altro buon film in concorso, The world to come). Presente al Lido, l'attrice britannica ha dedicato il premio a «tutte le madri che hanno perso i loro figli per aborti spontanei o subito dopo la nascita. Questa storia non è mai raccontata».

Era invece povero il ventaglio di interpretazioni maschili forti e questo ha giovato al nostro buon Pierfrancesco Favino, Coppa Volpi per Padrenostro, di cui è anche produttore. «La mia più bella sorpresa della mia vita», ha detto l'attore italiano.

Dagli States, non presenti a Venezia a causa delle restrizioni anti-Covid, Chloé Zhao e l'attrice cardine di Nomadland Frances McDormand hanno affidato i ringraziamenti a un video messaggio. McDormand, con il suo piglio forte e scanzonato, ha detto: «Ovviamente non siamo con voi a Venezia. Siamo a Pasadena. Grazie davvero da parte di tutto il team. Grazie per averci fatto essere presenti in questo modo strano. Ci vediamo per strada».

«Ci vediamo per strada» è una delle battute topiche di Nomadland, film che racconta la strada americana e l'andirivieni di nomadi attraverso la storia di una donna che, dopo aver perso tutto, trova una possibilità a bordo del suo van, al di fuori della società convenzionale, come una nomade dei tempi moderni.

La gratitudine è il sentimento dominante al Lido. Il regista russo Andrei Konchalovsky, premio speciale della giuria per Dorogie Tovarischi! (Cari compagni!), salendo sul palco ha subito detto: «Grazie Venezia per il coraggio dimostrato».

Per il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto, al suo primo anno, la soddisfazione non può che essere evidente. Venezia 77 ha riacceso le luci dei cinema e della speranza. «Ce l'abbiamo fatta? Credo di sì. Mi hanno chiesto in molti se siamo essere orgogliosi di essere i primi a ripartire; siamo orgogliosi, sì, ma non per essere i primi, per aver realizzato tutto con le giuste misure», «una mostra realizzata in condizioni speriamo irripetibili». E quest'anno più di sempre il grazie va a tutti quelli che hanno ruotato attorno al festival, dietro e davanti le quinte, in platea e sul red carpet. «Ringrazio di cuore gli accreditati e tutto il pubblico. Senza il loro senso di civiltà e disciplina i nostri sforzi sarebbero stati vani».

Venezia 77 è un successo per tutti. appuntamento per Venezia 78, che si svolgerà dall'1 all'11 settembre 2021.

Ecco tutti i premi.

I premi di Venezia 77

  • Leone d'oro: Nomadland di Chloé Zhao
  • Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria: Nuevo orden di Michel Franco
  • Leone d'argento per la miglior regia: Spy no Tsuma (Moglie di una spia) di Kiyoshi Kurosawa
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Vanessa Kirby per Pieces of woman
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Pierfrancesco Favino per Padrenostro
  • Migliore sceneggiatura: Chaitanya Tamhane per The disciple
  • Premio speciale della giuria: Dorogie Tovarischi! (Cari compagni!) di Andrei Konchalovsky
  • Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Rouhollah Zamani per Khorshid (Sole)
  • Leone del futuro - Premio opera prima "Luigi De Laurentiis": Listen di Ana Rocha de Sousa
  • Leoni d'oro alla carriera: Tilda Swinton e Ann Hui

Sezione Orizzonti

  • Miglior film: Dashte Khamoush (Terra desolata) di Ahmad Bahrami
  • Miglior regia: Lahi, Hayop (Genus Pan) di Lav Diaz
  • Premio speciale giuria: Listen di Ana Rocha de Sousa
  • Migliore interpretazione femminile: Khansa Batma per Zanka Contact
  • Migliore interpretazione maschile: Yahya Mahayni per The Man Who Sold His Skin
  • Migliore sceneggiatura: Pietro Castellitto per I predatori
  • Miglior cortometraggio: Entre tú y Milagros di Mariana Saffon

Venice Virtual Reality

  • Miglior Virtual Reality: The Hangman at Home. An immersive single user experience di Michelle Kranot e Uri Kranot
  • L'opera che ha sfruttato al meglio la realtà virtuale: Finding Pandora X di Kiira Benzing
  • Migliore storia raccontata grazie alla realtà virtuale: Sha si da ming xing (Killing a Superstar) di Fan Fan

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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