Laura Chiatti
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Laura Chiattie quei lavori di casa «abbassa eros»

L'attrice e modella è stata presa di mira sui social per aver detto in tv da Mara Venier: «Non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, dare l’aspirapolvere. Io proprio non lo posso vedere, sono all’antica in questo senso».

Bisogna capirla. Laura Chiatti si è ritrovata una domenica pomeriggio da Mara Venier con un abito da diva del muto e un pomeriggio da riempire di parole. E qualcosa, amore di zia, avrà dovuto pur dire. E così si è buttata in un carpiato senza rete (del politically correct): «Non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, dare l’aspirapolvere. Io proprio non lo posso vedere, sono all’antica in questo senso. Mi abbassa l’eros, me lo uccide».

Quando invece è la banalità a uccidere, signora mia. E così non fa in tempo a finire la frase che già il web si prepara a lapidarla. Una rivolta soprattutto al femminile che la fa a fette come un prosciuttino: «Sono discorsi sessisti, maschilisti, superati, che non portano a nulla», «La donna può lavare i piatti e l’uomo no?», «Vive nell’Ottocento», «La catena del patriarcato non si spezzerà mai finché esisteranno donne che continueranno ad alimentarla», «I tuoi figli maschi tratteranno la moglie come una serva per colpa di una madre come te». Siamo alla Bibbia, i piatti lavati dalla Chiatti ricadranno sui figli? Insomma, chi se ne importa se Marco Bocci spiccia casa oppure no.

«Ma come si fa a fare una polemica su questo?» posta lo scrittore Luca Bianchini. Invece scorrono fiumi di veleno: «Prima di fare una battuta aziona il cervello», «Cosa deve inventarsi un’ex attrice per restare a galla», «Vergognati, hai detto una cavolata, chiedi scusa». Adesso anche scusarsi pare troppo. Magari mentre lei carica la lavapiatti, lui sparge i petali di rosa sul letto. E poi i tempi sono cambiati. Nell’84, quando l’uomo non doveva chiedere mai, eravamo tormentati dalla pubblicità: «Con Nelsen Piatti li vuol lavare lui». E il tapino con la parannanza e una pila di stoviglie cercava pure di sorridere. Ma ora al povero maschio vogliamo fare lavare anche i piatti? Sono 20 anni che si parla solo di uomini fragili, narcisi, sfuggenti.

Sommersi dal peso delle aspettative. Il pensiero della bionda attrice non è stato abbastanza sviscerato, capito solo superficialmente, addentato senza pietà. Forse voleva dire che se vogliamo non perdere quel poco di erotismo che sta sparendo molto velocemente dalle nostre vite, al partner dobbiamo proporre qualcosa di più eccitante che il mocio e l’aspirapolvere. Niente da fare, lei, che la vita certamente non l’ha trascorsa al lavello, plana in tendenza su Twitter con l’hashtag #cinechiatti, ossia tutti i film che potrebbe interpretare insieme al consorte attore e regista. E qui, chapeau, i twittaroli danno il meglio: «Il Signore dei fornelli», «Sette sposi per sette lavelli», «La vileda è bella», «L’attimo pulente», «L’Impero pulisce ancora», «Il mocio selvaggio», «007 Licenza di passare l’aspirapolvere», «Io speriamo che me li lavo», «Cercasi colf disperatamente». Laura, forse quest’ultima sarebbe l’idea vincente.

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Terry Marocco