Capitan Korea Ok Taecyeon parla della sua carriera da attore e spiega cos'è la «vera felicità»
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Capitan Korea Ok Taecyeon parla della sua carriera da attore e spiega cos'è la «vera felicità»

Una cosa è certa: Ok Taecyeon è un mood maker. Ogni volta che si ha la possibilità di chiacchierare con lui, è in grado di spazzare via le preoccupazioni e trasformarle in risate. Ma questa non è la sua unica qualità.

Taecyeon è in realtà una delle figure più versatili dell'Hallyu Wave. Prima di tutto, sa cantare, ballare e rappare. Con i 2PM, uno dei gruppi più influenti della seconda generazione, ha riscritto il concetto di essere un idol, mostrando un'immagine più virile e sexy, quasi "bestiale" e aprendo un nuovo capitolo nell'universo K-pop. Taecyeon è anche un abile attore. Dal suo debutto nel 2010 in Cinderella's Sister, ha preso parte a drama di successo come Dream High, Bring It On, Ghost e Save Me. Era il 2021 quando ha interpretato il ruolo chiave di Jang Jun-woo/Han-Seok in Vincenzo. Un punto di svolta nella sua carriera che, come ha tuttavia dichiarato l'attore, lo ha lasciato «sfinito».

Taecyeon è quello che possiamo considerare "un pacchetto completo". Sa parlare più lingue, è un modello, e la sua scelta di rinunciare alla residenza permanente negli Stati Uniti per arruolarsi nel servizio militare obbligatorio gli è valso il meritato soprannome di Captain Korea.

Prima di iniziare le riprese del suo nuovo progetto con Ha Seok Jin e Jung Eun Ji delle Apink, Panorama.it ha parlato con lui del suo ultimo ruolo come Ra Yi Eon nello storico K-drama Secret Royal Inspector & Joy (prodotto da Studio Dragon) e della sua carriera di attore.

Congratulazioni per la fine di Secret Royal Inspector & Joy. Come ti senti?

«Sono un po' sollevato e un po' triste. È stato un grande drama, non credo che potrò incontrare amici così bravi e recitare al loro fianco».

Questa è stata la tua prima volta in un dramma storico. Quali sono state le principali difficoltà che hai riscontrato durante le riprese?

«I drammi storici coreani hanno il loro tono e il loro dialetto caratteristico. Ho dovuto affrontare questa sfida perché nessuno parla più così. Trovare il tono per me e usare il dialetto è stata la parte più difficile del drama, ma è stato divertente provare diversi toni per trovare quello che suonava più adatto a Ra Yi Eon».

Hai condiviso sul tuo SNS molti momenti sul set con il cast di Secret Royal Inspector & Joy. Le riprese sono durate circa sette mesi. Qual è il ricordo più forte che hai di quel periodo?

«Non credo che un solo ricordo possa raccontare quello che abbiamo vissuto. Ci siamo divertiti così tanto ogni volta da sentire la mancanza l'uno dell'altro quando alcuni di noi non erano sul set. Dall'estate torrida al gelido inverno, 7 mesi di riprese hanno fatto si che tutti i membri del cast diventassero un gruppo simile a una famiglia, dove condividevamo i problemi e ci davamo consigli, e soprattutto ci aiutavamo a vicenda quando ne avevamo più bisogno».

Hai detto che il tuo personaggio, Ra Yi Eon, è qualcuno che ha capito cos'è la vera felicità. Ok Taecyeon ha raggiunto la stessa cosa nella sua vita? Cos'è per te la vera felicità?

«La vera felicità, è una domanda profonda, senza dubbio. L'ho raggiunta? Mi piace pensare di sì. Per me, la felicità si trova nelle piccole cose, dal mangiare cibo gustoso al cenare con i tuoi cari. Non si tratta di ciò che ho raggiunto o raggiungerò, la vera felicità è sempre con me se guardo più da vicino».

Pensando a tutti i ruoli che hai interpretato in questi anni, quale pensi sia stato il più difficile da impersonare, e quale personaggio è stato il più simile a te?

«Jang Han Seok di Vincenzo. Non c'è dubbio. È stato difficile per me ritrarre un personaggio che è un assassino psicopatico e nonostante ciò, ha la mente di un bambino di 7 anni. Il regista di Vincenzo aveva una visione chiara di come Jang Han Seok doveva essere espresso e recitato, e anche se la direzione era chiara e precisa, è stato un po' pesante per me recitare come un killer spietato. Per quanto riguarda il personaggio simile, è Ra YiEon naturalmente. Con l'amore per il cibo e le persone intorno a lui, direi che Ra Yi Eon è Taecyeon dell'era Chosun. Mentre recitavo nei panni di Ra Yi Eon ero molto a mio agio e ho potuto provare diversi modi per esprimere Ra Yi Eon».

Vorrei analizzare con te il finale di Secret Royal Inspector & Joy e quello di Vincenzo. Sono così diversi ma hanno comunque un impatto significativo sulla storyline del tuo personaggio. Pensi che siano state le giuste conclusioni sia per Ra Yi Eon che per Jang Joon-woo?

«Il finale di INJ e Vincenzo sono stati molto soddisfacenti per me. Attraverso la morte di Jang Han Seok, gli spettatori hanno potuto percepire la sua catarsi. Jang Han Seok era odiato da tutti, e la sua morte macabra, anche se non era giustificata, in un certo senso, ha reso giustizia. Il finale di INJ è stato molto toccante, e ho trovato che abbandonare i doveri ufficiali e diventare un cuoco fosse il sogno di Ra Yi Eon che si avverava. Ha trovato la felicità con Joy, e ha amato quello che ha fatto. Entrambe le conclusioni erano molto appropriate per i due personaggi».

Hai detto che dopo aver interpretato un cattivo, eri "esausto". Cosa fai per liberarti dei ruoli che hai interpretato dopo la fine delle riprese?

«Avevo bisogno di pensare a cose felici per un po'. Ero molto stanco e non mi sono sentito me stesso per un bel po' di tempo dopo Vincenzo. Fortunatamente, INJ ha iniziato la sua fase di pre-produzione, quindi ho potuto incontrare nuove persone. Il solo conoscere nuove persone e parlare del nuovo progetto mi ha fatto tornare ad essere me stesso. Non è che io abbia cercato di liberarmi dei miei ruoli, ma è importante che io torni ad essere me stesso».

Stai leggendo nuove sceneggiature in questo momento? Cosa stai cercando nella tua prossima avventura?

«Sto cercando il mio prossimo progetto in questo momento, penso che potrò tornare con un altro drama in onda l'anno prossimo! Spero di vedervi presto». (l'intervista è stata realizzata prima dell'annuncio che Taecyeon sarà inserito nel cast del prossimo drama della OCN, Blind)

Sei già stata in Italia. Qual è il tuo ricordo più significativo del nostro Paese?

«Ho amato l'Italia. Ho avuto la possibilità di visitare Roma qualche anno fa. Stavo attraversando un brutto periodo e avevo bisogno di ricaricare me stesso. Ho preso l'aereo e sono partito per Roma. Mi sono divertito tantissimo. Era una città così affascinante, e ho amato ogni momento in cui ero lì, ho potuto vedere opere d'arte incredibili e incontrare gli Hottest italiani. Quando il Covid-19 si placherà, mi piacerebbe tornare e vedere diverse città d'Italia».

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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