Il Re: 5 cose da sapere sulla nuova serie con Luca Zingaretti
Ufficio Stampa Sky
Televisione

Il Re: 5 cose da sapere sulla nuova serie con Luca Zingaretti

Dimenticate il commissario Montalbano. Questa volta l'attore è il controverso direttore di un carcere di frontiera, sovrano assoluto di una struttura in cui le leggi dello Stato non hanno valore. La serie al via da venerdì 18 marzo su Sky Atlantic e su NOW

Dimenticate Montalbano. Per il suo ritorno in tv dopo l'addio all'iconico commissario nato dalla penna di Camilleri,Luca Zingaretti ha scelto un personaggio controverso e scorretto ed è pronto a spiazzare tutto nei panni di Bruno Testori, il controverso direttore di un carcere di frontiera protagonista de Il Re, la nuova serie Sky Studios al via da venerdì 18 marzo su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Ecco cinque cose da sapere sul progetto diretto da Giuseppe Gagliardi.

Il Re, la trama della nuova serie di Sky Atlantic

Il San Michele è un carcere di frontiera dove il direttore Bruno Testori (Luca Zingaretti) applica la sua personale idea di giustizia: la legge dello Stato lì dentro non esiste, la legge è lui. Spietato con chi lo merita ma all’occorrenza anche misericordioso, Bruno si identifica nelle biografie deragliate dei detenuti perché lui stesso, per primo, è un uomo spezzato dalla vita. Ma tutto cambia per via di un duplice omicidio: prima viene ucciso il comandante e suo migliore amico, poi muore un ergastolano, principale alleato di Bruno tra i detenuti. Tutto questo rischia di mettere a rischio il suo dominio e di portare alla luce il cancro che si annida nelle pieghe del suo "regno": una potenziale minaccia per tutto l’Occidente.

Il personaggio di Luca Zingaretti

Per Luca Zingaretti la sfida artistica è di quelle impegnative. Per uscire dall'iconografia di Montalbano, ha scelto un personaggio che più distante non si più: Bruno Testori è infatti spietato, controverso, scorretto, «un uomo che si sente superiore alla giustizia, anche se io non sono così netto nel giudizio. Mi sono sempre dato la regola di non giudicare i personaggi che interpreto. Cerco di coglierne le sfumature, l'umanità, i conflitti. E in questo Testori è un personaggio straordinario. Una sfida per un attore. La bellezza di questa serie, proprio nel tentativo di scansare i cliché: in fondo nessuno di noi è completamente buono o cattivo», commenta l'attore. Il diretto del carcere più pericoloso d’Italia, il San Michele - dove domina un sistema fatto di connivenze, corruzione e scambi di favori - è il "re assoluto" mentre con l’ex moglie Gloria e la figlia Adele è un essere umano disarmato e fragile.

Il cast de Il Re

Accanto a Luca Zingaretti nel cast de Il Re ci sono Isabella Ragonese, nei panni di un’agente della polizia carceraria del San Michele; Anna Bonaiuto interpreta il pubblico ministero Laura Lombardo - il peggior nemico del protagonista - che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori; Barbora Bobulova è l’ex moglie di Testori mentre Giorgio Colangeli è Iaccarino, comandante della prigione, molto amico del direttore, il quale viene protetto da una milizia personale di agenti fidatissimi, i pretoriani.

Com'è nato Il re (e dov'è stato girato)

Ma com'è nata l'idea di realizzare Il re? Tutto merito di un incontro tra Luca Zingaretti e Lorenzo Mieli, ceo di The Apartment (c'è lui dietro decine di serie, compresa L'amica geniale) che con Wildside (entrambe società del gruppo Fremantle) e in collaborazione con Zocotoco hanno prodotto la serie per Sky Studios. «Il Re è nato da un incontro di qualche anno fa con Luca Zingaretti su un’idea di serie con al centro un direttore di un carcere. Da subito sono rimasto colpito dal desiderio di Luca di voler interpretare questo personaggio e una storia dal plot molto complesso, tanto da farmi subito pensare ci fossero le basi per costruire un vero e proprio prison drama», rivela Mieli. Il Re è stato girato in due carceri veri, ora in disuso: il carcere di Civitavecchia e il carcere di Torino, che oggi è un museo.

Il prison drama per raccontare la sfida tra il bene e il male

Il Re è tecnicamente un prison drama, un genere inedito per il mercato italiano. Una bella sfida per Sky che per essere all’altezza dell'obiettivo ha scelto uno degli attori più amati dal grande pubblico. «Per incarnare questo controverso e intenso protagonista abbiamo scelto l’interprete forse più popolare e apprezzato d’Italia. Così cupo e maestoso, il suo Bruno Testori non rischia di somigliare a nessun altro», rivela Antonella D'Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia. Il nocciolo tematico della serie? Riflettere «sui confini della giustizia, su quanto ci si può spingere oltre la linea d’ombra per realizzare quella giustizia fino in fondo, e in ultima analisi, su quanto il bene e il male, dal punto di vista del potere, finiscano per implicarsi a vicenda, spiegano gli sceneggiatori Stefano Bises e Peppe Fiore.

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Francesco Canino