Jovanotti Mediterraneo
Michele Lugaresi Maikid
Musica

Jovanotti si immerge nel "Mediterraneo"

"Un anno fa mi sono svegliato con il desiderio irresistibile di fare canzoni, senza uniformarmi a quello che sentivo in giro, senza pensare a featuring e posizionamenti..."

Otto nuovi brani che hanno il Mediterraneo come punto di partenza e fonte di ispirazione, anticipati da una rock ballad, I love you baby, una nuova versione, con la produzione di Sixpm, di una delle cinque canzoni del Disco del sole prodotte con Rick Rubin e pubblicate a dicembre. Ad accompagnare il brano videoclip girato alle porte di Milano che mostra Jovanotti nel centro di un magazzino. Un luogo freddo ma con un grande potenziale: gli oggetti sono pronti per essere consegnati, i pacchi chiusi, pronti per essere aperti. Ma con il calare delle tenebre, la musica si impadronisce dello spazio, i colori delle luci lo animano trasformandolo in un luogo magico. E il protagonista, un magazziniere in divisa, diventa una rockstar che danza in mezzo alle casse...

Il cantante ha presentato il nuovo progetto entrando nei dettagli del senso che anima le canzoni di Mediterraneo...

"Amo queste canzoni, le ringrazio. Per me queste canzoni sono benedizioni. Sono “grazie ricevute” e le amo talmente tanto che la gioia di pubblicarle è solo successiva alla gioia di averle scritte e di averle viste nascere e crescere fino al momento in cui, oggi, le condivido con tutti.

Il Mediterraneo in questi ultimi anni mi si è manifestato come un luogo sacro, una riscoperta e un invito al viaggio nonostante non mi sia mosso di un passo, come è successo a tanti di recente. Nel Mediterraneo, dove tutto è nato, le rotte dei marinai e gli dei, mi sono immerso per rinascere, e mi sono commosso ed esaltato.

Epifanie dei sensi e dello spirito. I suoi porti sono canzoni, le sue coste sono un ritmo che cambiava sempre rimanendo se stesso, le sue albe sono le mie albe, i suoi tramonti sono promesse di un domani migliore. Soprattutto ho lasciato fluire le canzoni che nascevano e ho cercato di “dirigerle” il meno possibile, che dicessero loro a me quello di cui avevo bisogno, senza che io dessi troppe indicazioni. Istinto puro, i cinque sensi aperti nel chiuso di una stanza. Il vero viaggiatore non rinuncia al viaggio, tutto diventa viaggio. I “vagabondi delle stelle” (Jack London cit.) si incontrano in giro per l’universo, senza tempo e senza spazio.

Mi rendo conto che questo progetto di “disco del sole” non è allineato agli standard richiesti oggi dal mutevole e mutante “mercato” della musica, fatto soprattutto di singoli che mettano insieme visualizzazioni streaming e passaggi radio, in un consumo rapidissimo. Con questo progetto voglio solo guardare avanti, costruire il mio futuro una canzone alla volta.

Non fraintendetemi, amo i “singoloni” e sono cresciuto con l’idea che nella musica pop sono soprattutto i 45 giri a lasciare la traccia più rilevante e a formare un repertorio di un artista. Premesso questo, per me è importante seguire l’istinto del momento e assecondare le energie che arrivano dal cuore. Ad un certo punto di un anno fa circa dopo un periodo di distacco forzato dalla musica mi sono svegliato con il desiderio irresistibile di fare canzoni, senza uniformarmi a quello che sentivo in giro, senza pensare a “featuring” e “posizionamenti”. In modo piuttosto selvatico e istintivo ho scritto pezzi, senza avere in testa nessuna strategia, solo la voglia di condividere questa cosa che mi bolliva dentro. So bene quanto sia cambiato il modo di distribuire la musica.

La cosiddetta soglia di attenzione è bassissima e le case discografiche sono concentrate esclusivamente sul new business digitale dei pezzi singoli, che funzionano soprattutto quando contengono un “jingle” adatto alla viralità e alle brevità dei social network. A me questo va benissimo e non mi lamento, inoltre offre prospettive interessanti per artisti e songwriters. Però dopo tanti anni di musica ho la grande fortuna di avere un pubblico con il quale il dialogo è intenso e approfondito, tutt’altro che superficiale o mordi e fuggi. E questo fiume di canzoni è per loro, anzi per noi, per questa città dislocata nello spazio le cui strade sono i pezzi, i testi, le idee, i concerti, gli spettacoli, i raduni, le occasioni , l’energia che si accumula e a un certo punto si scatena".

Tra i brani di Mediterraneo spiccano Tirannosauro Rex: "La canzone senza ritornello perché è tutta un ritornello di 4 minuti”. ha dichiarato il cantante, e Corpo a corpo, una jam session pulsante, un vero e proprio corpo a corpo musicale, la traduzione in musica dell'amicizia tra Jovanotti ed Enzo Avitabile.

Gli otto brani inediti di Mediterraneo:

Mediterraneo

Non Dimenticar

Tirannosauro Rex

Ricordati di Vivere

Alla salute (con Shantel)

Everest

Corpo a corpo (con Enzo Avitabile)

Allelù

Jovanotti, Sixpm - I love you babywww.youtube.com

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Gianni Poglio