Foo Fighters / Bee Gees
Foo Fighters / Epa Ansa
Musica

I Foo Fighters omaggiano i Bee Gees nell'album Hail Satin

Il 17 luglio, in occasione del Record Store Day, verrà pubblicato solo in vinile un album a nome Dee Gees, con cinque reinterpretazioni della band-simbolo della disco music

Che cos'hanno in comune gli americani Foo Fighters, fondati nel 1994 a Seattle dall'ex batterista dei Nirvana Dave Grohl, con gli anglo-australiani Bee Gees, uno dei gruppi pop di maggior successo di sempre, inscindibilmente legati, grazie al clamoroso successo della colonna sonora de La Febbre del Sabato Sera, al boom della disco music?

Apparentemente poco o nulla, ma in realtà l'istrionico Dave Grohl ha più volte dimostrato dal vivo di non disdegnare le atmosfere funky-disco, tanto da aver definito l'ultimo album Medicine at Midnight "il nostro Let's Dance", riferendosi al fortunato album di David Bowie prodotto nel 1983 da Nile Rodgers, chitarra e anima degli Chic. Nessuno, però, si sarebbe mai aspettato dai Foo Fighters un album dedicato per metà proprio ai brani dei Bee Gees. Il 17 luglio, in occasione del Record Store Day, la giornata mondiale dedicata alla musica indipendente e ai negozi di dischi, i Foo Fighters, che per l'occasione cambieranno nome in Dee Gees, pubblicheranno in edizione limitata il vinile di Hail Satin, un album che conterrà dieci brani, con cinque tra i maggiori successi dei Bee Gees nel lato A (You Should Be Dancing, Night Fever, Tragedy, Shadow Dancing e More Than a Woman) e cinque versione live di brani tratti dall'ultimo album della band Medicine At Midnight, pubblicato a febbraio del 2021, nel lato B.

Il progetto è nato quasi per gioco all'inizio del 2021, quando Grohl, Hawkins, Mendel, Smear, Shiflett e Jaffe hanno interpretato You Should Be Dancing durante un'ospitata nel programma di Joe Wiley sulla BBC, oltre ad aver suonato Shadow Dancing della band anglo-australiana in occasione del Rock n' Relief. In quelle occasioni si è accesa una scintilla nella mente di Grohl, che ha iniziato a selezionare i brani per poi registrarli nello studio 606 West di Northridge a Los Angeles, da anni il quartier generale della band. Un piccolo assaggio dell'album è stato fornito l'altra sera nel primo concerto in piena presenza (19.000 spettatori vaccinati) dei Foo Fighters al Madison Square Garden di New York, quando, nel corso dei tre bis, la band ha eseguito una trascinante versione di You should be dancing che, a giudicare dalle reazioni del pubblico presente, è stata particolarmente apprezzata, anche per il sorprendente falsetto di Grohl. Il cantante ha raccontato un aneddoto sulla nascita del disco: «Eravamo in studio e qualcuno mi ha chiesto: "Hai visto quel documentario sui Bee Gees?". Ero l'unico, forse sull'intero pianeta, a non averlo visto. È così che è venuta fuori l'idea di fare un pezzo dei Bee Gees e di farlo come i Bee Gees. Ho cominciato a cantare (in falsetto) ed è stato facile, l'interpretazione più facile della mia vita: nel giro di sei minuti avevo finito. Avrei dovuto cantare così negli ultimi 25 anni!».

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Gabriele Antonucci