L'album del giorno: Deep Purple, Come taste the band
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L'album del giorno: Deep Purple, Come taste the band

Un disco da riscoprire in tutta la sua bellezza grazie a brani cult come Lady luck, This time Around e You keep on moving

Potevamo scegliere come disco del giorno Machine Head o anche Deep Purple In Rock. Invece no, abbiamo deciso di accendere i riflettori su un album della band, il decimo in studio,meno noto ma secondo noi straordinariamente bello ed ispirato. E, a suo modo, unico. A cominciare dal dettaglio non proprio trascurabile che alla chitarra non c'è Ritchie Blackmore ma Tommy Bolin, un musicista visionario (ascoltatelo nell'album capolavoro di Billy Cobham intitolato Spectrum), morto a soli 25 anni per un'overdose di alcol e droghe varie.

Come taste the band è uno dei dischi più sottovalutati della storia del rock. Certo, quelli erano anni turbolenti per i Deep Purple, e la formazione non era la stessa dell'epico Made in Japan, per intenderci. Alla voce c'era David Coverdale, al basso (e alla voce in tre brani) Glenn Hughes. Detto questo, Come taste the band era ed è un album formidabile. Da scoprire o riscoprire.

Perché Bolin era un musicista rivoluzionario, capace di districarsi tra psichedelia, black music e puro rock and roll, ma soprattutto perché con questa formazione (dei membri originali c'erano Jon Lord alle tastiere e Ian Paice alla batteria) il sound dei Deep Purple si colora di inedite tinte funk e soul.


Deep Purple - This Time Around & Owes To'Gwww.youtube.com


Se Comin' home e Lady Luck sono il ponte collegamento tra i classici della band e la nuova formazione, le successive Getting tighter e Dealer sono la porta di accesso a una nuova formula sonora, il punto di incontro tra hard rock e black music con Bolin che macina riff ed assoli di altissimo livello.

Tra le migliori ballad piano-voce di sempre, This time around (che poi si trasforma nella strumentale Owed to G), una gemma poco conosciuta, ma di rara bellezza che non avrebbe sfigurato in un 33 giri di Stevie Wonder. E poi ancora, il pezzo più formidabile del disco, You keep on moving, con li suo incedere funk-soul che sfocia in un crescendo hard rock. Capolavoro senza tempo.

Deep Purple - You Keep On Movingwww.youtube.com

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Gianni Poglio