La serie dell’anno! Gravity Falls

La serie dell’anno! Gravity Falls

Che bella scoperta, amici! Gravity Falls è una serie animata della Disney creata dal simpatico Alex Hirsch, giovane (27 anni) disegnatore, sceneggiatore e produttore esecutivo. Il ragazzo, sempre per la Disney, ha anche già scritto e curato altre due …Leggi tutto

Che bella scoperta, amici! Gravity Falls è una serie animata della Disney creata dal simpatico Alex Hirsch, giovane (27 anni) disegnatore, sceneggiatore e produttore esecutivo. Il ragazzo, sempre per la Disney, ha anche già scritto e curato altre due serie, Le Meravigliose Disavventure di FlapjackFish HooksVita da Pesci, e spesso doppia alcuni dei personaggi che escono dalla sua matita. Voi a 27 anni cosa avevate fatto? Ah, ecco. Gravity Falls è la sua prima serie tutta sua e ha debuttato negli Stati Uniti questo fine giugno. La storia è questa: Dipper e Mable sono due gemelli di 12 anni che vengono spediti a passare le vacanze estive in compagnia dello zio nel piccolo e noioso paesino di Gravity Falls, in Oregon. Lo zio, lo strambo Grunkle Stan, ha una baita/catapecchia, un piccolo Museo degli Orrori che attira un bel po’ di turisti, un’aiutante ciccione e una cassiera teenager. Proprio quando i due stanno per rassegnarsi a un’estate all’insegna della noia, Dipper troverà un misterioso libro che cambierà le carte in tavola: i due scopriranno che Gravity Falls è completamente diversa da quello che immaginavano. Vengono traghettati in un mondo fantastico fatto di: mostroni giganti fatti da gnomi componibili, vecchiettini suonati che si costruiscono dei robot acquatici per attirare l’attenzione dei figli, postini lupi mannari, drugstore infestati da spettri. Insomma, un gran casino.

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Gravity Falls è un vero e proprio gioiellino, sotto ogni punto di vista. Dal punto di vita tecnico funziona alla grande: il tratto di Hirsch è fanciullesco, all’apparenza semplice, ma nasconde una grande maturità artistica. Quasi esclusivamente realizzato in 2D, non disdegna piccoli inserti in 3d che rendono il tutto molto più omogeneo. Insomma, funziona alla grande per i più piccoli – a cui il prodotto è comunque destinato – ma è un piacere per gli occhi anche per i più grandi. In secondo luogo è scritto veramente bene: oltre ad avere pochi ma ben dettagliati protagonisti, riesce ad alternare alla perfezione le parti avventurose, spaventose e quelle più normali o, se vogliamo, più “buoni sentimenti e famiglia” (siamo sempre in campo Disney). L’idea del mondo fatato e pieno di insidie nascosto dietro la placida vita di provincia non è sicuramente inedita (diciamo che è la base di tutti i teen movie USA targati anni Ottanta, dai Gooniesin avanti), ma qui è trattato molto bene e soprattutto con estrema fantasia.

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la mia nuova migliore amica!

La cosa che stupisce di più infatti di Gravity Falls è proprio quest’ultimo elemento: la fantasia. Fantasia e libertà espressiva. Le trovate che Hirsch si diverte a inserire di puntata in puntata sono semplicemente fenomenali e spesso si ha la sensazione di non essere proprio davanti al classico prodottino Disney per bambini. Ci sono gnomi che vomitano arcobaleni, gente totalmente fuori di testa, qualche nota sinceramente inquietante, citazioni da Twin Peaks, indizi nascosti nella sigla, ecc… In più si dimostra di possedere anche  una notevole confidenza con altri media che vengono presi in prestito e modellati a proprio piacimento. Volete una prova? Guardate come si gestiscono i videogiochi:

Insomma, come dicevo un gioiellino destinato a diventare un culto. Ottime anche le voci originali. Dipper è doppiato da Jason Ritter, figlio del compianto John, mentre Mable ha la voce di Kristen Schaal, attrice e comica che abbiamo già imparato a conoscere per la sua parte in Flight of the Conchords. Fidatevi del consiglio: guardatevelo! E anche voi potrete impazzire e scrivere cose bellissime come questa!

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Federico Bernocchi

Federico Bernocchi è un giovane di 35 anni. Conduce la trasmissione televisiva Cloud su Coming Soon TV, scrive per Rivista Studio, Wired e Vogue. Sacrifica la sua vita sociale e le sue ore di sonno guardando insistentemente film e serie televisive.

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