Google vuole insegnarti la vita. A cosa serve il dominio .how
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Google vuole insegnarti la vita. A cosa serve il dominio .how

Ora esiste un dominio specifico per siti specializzati nell'insegnamento di qualsiasi cosa. Google si appresta a ricavarne grandi profitti

Proprio quando inizi a pensare che Google abbia già estratto dal cilindro tutte le possibili trovate per rastrellare introiti, ecco che a Mountain View sfoderano un’idea tanto semplice quanto promettente. Dopo aver acquistato un’infornata di domini di primo livello (per capirci, estensioni come .lol, .cofee, .xxx etc.), alcune settimane fa Big G aveva lanciato ufficialmente Google Domains, un servizio che offre all’utente la possibilità di registrare un proprio dominio utilizzando una delle estensioni di proprietà di Google.

Oggi, Google ha cominciato a promuovere la vendita di un particolare dominio di primo livello, destinato a chi ha un sito che offre lezioni e consigli pratici riguardo varie discipline e argomenti. Si tratta del dominio .how (traducibile come “.come”) e per venderlo agli utenti Google ha deciso di creare una piattaforma ad hoc, affidata a servizi terzi come name.com ed EuroDNS.

Per capire quanto questo nuovo business possa essere vantaggioso per il colosso di Mountain View è sufficiente provare a testare la disponibilità di alcuni domini: si va da un minimo di 35 dollari, per quei domini con keyword poco richieste, a una media di 220 dollari per domini come parkour.how o playguitar.how, fino a picchi di quasi 700 dollari per domini come makemoney.how o earnmoney.how.

Del resto i dati parlano chiaro: una buona fetta delle ricerche web nasce dall’esigenza di sapere come fare una determinata cosa (come cucinare il pollo con le mandorle, come parlare spagnolo fluentemente, come imparare l’assolo di Stairway to Heaven e via dicendo.) Si pensi poi a YouTube, dove gli “how-to video” la fanno praticamente da padrone, offrendo soluzioni semplificate per qualsiasi (qualsiasi) cosa.

Nel presentare questa nuova possibilità, Google non fa mistero dell’importanza strategica di questo settore:

Ci rivolgiamo al web per imparare come apparire in forma, come preparare un banh mi, parlare, suonare, imparare e vivere – la lista continua. Di fatto, gli utenti pongo sul web più domande che iniziano con ‘come’ che con qualsiasi altra parola.”

Non è la prima volta che Google cerca di mettere i bastoni tra le ruote ai siti “how-to”, lo scorso giugno infatti era apparsa una nuova funzionalità che, nel momento in cui un utente interrogava il motore di ricerca, ad esempio, su come preparare una determinata ricetta, provvedeva a fornire le istruzioni passo per passo prima ancora che l’utente avesse cliccato “search”.

Al momento sono pochi i domini già acquistati, tra cui spiccano skydiving.how, wiki.how e learning.how.

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Fabio Deotto