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Tecnologia

In che modo Facebook ordina i post del nostro news feed

Amici e parenti in cima, poi informazione e intrattenimento. Ecco come funziona l’algoritmo che regola il flusso delle notizie

Parola d’ordine rilevanza. Facebook è convinta che la prima vera dote di un servizio social sia la sua capacità di avvicinarsi agli interessi degli utenti, scremando ciò che importante da ciò che non lo è.

Proprio intorno al concetto di rilevanza il social network di Mark Zuckerberg ha da poco ridisegnato l’algoritmo che sta alla base del news feed, il sistema di pesi e contrappesi che ha il compito di valutare la consistenza, la pertinenza e l'indice di gradimento dei post pubblicati dalla rete dei contatti.

Capirne il funzionamento ci aiuta a comprendere meglio per quale motivo un aggiornamento di stato stia più in alto o più in basso rispetto all’intero del flusso delle notizie.

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Prima di tutto la famiglia (e gli amici)

Facebook parte dal presupposto che i post provenienti da familiari e amici siano più importanti di qualsiasi altra cosa. La valutazione tiene ovviamente conto dei like accordati dall’utente: "Impariamo da voi e ci adattiamo progressivamente”, precisa lo staff del social network. "Se ad esempio siete propensi ad apprezzare le foto che vi arrivano da vostra sorella, inizieremo a mettere i suoi post in cima al news feed, cosicché non perdiate quello che ha scritto mentre eravate via".

Il ruolo dell'informazione


Dopo gli amici e parenti ci sono le storie di carattere informativo. Il difficile sta qui nell'interpretare gli interessi degli utenti: per qualcuno una ricetta di cucina sarà più attraente di una notizia di cronaca locale, o viceversa. Per questo, spiega Facebook, l’algoritmo è costantemente al lavoro per comprendere i gusti degli utenti: più alto è l’interesse che mostriamo verso determinate notizie, maggiori saranno le possibilità di ritrovarlo in alto nel feed.

Divertimento assicurato


Facebook premia anche i post divertenti, quelli che scatenano la viralità (avete presente le gif di Zaza che sbaglia il rigore contro la Germania? Ecco quelle). Anche in questo caso, l’obiettivo è cercare di comprendere quali sono i contenuti che riescono a coinvolgere maggiormente ciascun utente, così da migliorarne il ranking.

Tutte le idee sono ben accette


Facebook è stata spesso accusata di manipolare i trending topics, ovvero di enfatizzare o penalizzare i post che fanno tendenza sulla base di precise indicazioni dall’alto. Il social network continua però a rivendicare la sua neutralità in merito, ovviamente nel rispetto dei codici comportamentali previsti dal servizio. "Noi non favoriamo specifiche tipologie di fonti o idee. Il nostro obiettivo è quello di offrire storie sui quali abbiamo ottenuto feedback da parte degli utenti. Lo facciamo non solo perché crediamo che sia la cosa giusta, ma anche perché è un bene per il nostro business. Quando la gente legge contenuti ai quali è interessata, è più propensa a trascorrere tempo sul News Feed e godere dell'esperienza".

La lotta allo spam


Nell’esplicitare i criteri che influiscono sulle priorità del news feed, Facebook sottolinea l’importanza della cosiddetta comunicazione autentica: "Lavoriamo in modo serrato per distinguere le storie genuine da quelle fuorvianti, sensazionalistiche e dallo spam". Un modo per ricordare ai quasi due miliardi di iscritti che - nonostante le tante segnalazioni - il news feed non premia i furbetti.

Laddove non arriva Facebook c’è sempre l’utente


Per quanto evoluto, l’algoritmo di Facebook non ha la sensibilità di una persona in carne ed ossa. Per questo motivo, il social network lascia a ogni iscritto la possibilità di rifinire la sua esperienza d’uso attraverso una serie di controlli manuali: cliccando sul menu a tendina presente alla destra di ogni post è possibile regolare la visibilità del contenuto e della sua sorgente, finanche nasconderlo. A mali estremi, poi, c’è sempre l’unfollow.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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