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Tecnologia

Il fitness è 2.0: Samsung lancia Gear Fit2 e Gear IconX

In tempo per l’estate ecco la nuova generazione del braccialetto connesso (adesso con GPS) e gli auricolari senza fili con memoria da 4 GB

La tecnologia indossabile e lo sport sono due concetti che vanno a braccetto. Da un lato i prodotti connessi diventano sempre più piccoli e integrati con il corpo, dall’altro chi si allena, a livello professionale o solo amatoriale, ha la voglia di dotarsi di oggetti intelligenti ma senza l’ingombro di cavetti e fili che pendono dal cellulare. In quest’ottica, Samsung ha svelato in anteprima europea a Milano i suoi nuovi GearFit2 e Gear IconX, due gadget che completano l’omonima linea Gear, che passa con disinvoltura da accessori per la realtà virtuale alle fotografie a 360 gradi, fino appunto a braccialetti e auricolari.

Seppur pensati per un pubblico sportivo, GearFit2 e IconX potranno cogliere l’attenzione anche del consumatore medio, quello che vuole flessibilità e comodità quando parla al cellulare o ascolta musica, ma anche tenere traccia dei passi compiuti per andare al lavoro o durante una passeggiata nel tardo pomeriggio estivo. Se gli IconX sono una prima assoluta per la casa sudcoreana, la smart band è un aggiornamento sostanzioso della prima generazione, già un successo in quanto a vendite e popolarità.

GearFit2

Il braccialetto connesso di Samsung è un bel salto in avanti in quanto a caratteristiche e funzionalità rispetto al precedente Fit. Prima di tutto ha il GPS, il che vuol dire totale autonomia dallo smartphone. Il display resta sempre curvo anche se adesso è Super Amoled HD, una risoluzione di certo non a livello dei recenti Galaxy ma qui lo spazio è ridotto e meno esigente sotto tanti punti di vista. Le notifiche degli sms, email e app vengono visualizzate sullo schermo da 1,5 pollici immediatamente alla ricezione sul cellulare grazie alla sincronizzazione via Bluetooth 4.2, ma anche senza accoppiamento il GearFit2 permette di fare tanta strada con i suoi 4 GB di memoria interna da sfruttare per memorizzare file in formato Mp3 (wma, wav e altro).

Per quanto riguarda l’attività fisica vera e propria, il processore dual-core da 1 GHz e i 512 MB di RAM consentono di gestire il GPS per memorizzare la localizzazione e il percorso effettuato e caricare, una volta disponibile la connessione via smartphone, i dati su S Health e le applicazioni di terze parti compatibili, come Runtastic ed Endomondo. Il sistema operativo è Tizen, sviluppato internamente da Samsung, compatibile con terminali Android almeno 4.4. Il prezzo è di 229 euro.

Gear IconX

Decisamente più particolari, gli IconX sono un paio di auricolari senza fili, forse un po’ appariscenti ma senza dubbio ricchi di potenzialità. Basti pensare che una volta inseriti nelle orecchie si attivano da soli e poi bastano un paio di tocchi per accedere alle funzioni principali. Tutto ciò è possibile grazie ad una superfice touch: con clic e sfioramenti si mandano avanti o indietro i brani e si regola il volume. Come il GearFit2 ha 4 GB di storage integrato, il che vuol dire una media di 1.000 brani da ascoltare in maniera indipendente, senza fare streaming da una fonte esterna. Ma non solo: all’interno dei piccoli padiglioni sono presenti un accelerometro e un sensore per la frequenza cardiaca, che memorizzano i dati e li trasferiscono direttamente all’app S Health sul cellulare (e a quelle compatibili).

Per i più sportivi, tramite la guida vocale si possono ottenere indicazioni sull’allenamento in corso, tra cui i chilometri percorsi e le calorie bruciate. Le cuffie sono compatibili con qualsiasi cellulare che monta almeno Android 4.4 e con un minimo di 1.5 GB di RAM e si ricaricano con il dock conservato nella custodia in dotazione. Arriveranno nei negozi da metà luglio al prezzo di 229 euro, forse un po’ altino se considerate i Gear IconX solo come un paio di auricolari, ma è chiaro che dietro c’è molto altro.

Samsung Gear Fit2 e Gear IconX

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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