mate 20 x
Huawei
Tecnologia

Mate 20 X è lo smartphone per gli amanti dei videogame

Uno smartphone da ben 7,2 pollici, con notch e specifiche tecniche da urlo. Ma in Italia non arriverà

Huawei ha presentato solo qualche giorno fa i suoi Mate 20 e Mate 20 Pro. Si tratta di smartphone che una volta erano destinati ad un utilizzo professionale ma che oggi vanno bene anche per l’utenza consumer. Non a caso, sia a livello estetico che tecnico cambia molto rispetto alla gamma primaverile dei P20, a dimostrazione di come le due linee non si sovrappongano ma finiscano col rappresentare pubblici differenti.

L’aspetto fisico

Eppure, nell’interesse generale creato dai due esemplari si è dato poco spazio al dispositivo forse più interessante, il Mate 20 X. Si tratta di un prodotto che fatichiamo a definire smartphone, viste le dimensioni davvero generose, almeno in termini di pollici. Si, perché il display è da ben 7,2” con risoluzione 1080p, tecnologia Oled e rapporto dimensionale di 18.9:9.

In poche parole, è come avere tra le mani un Mate 20 allungato, visto che anche il design, con notch ridotto, ricorda il fratello più piccolo e non la versione Pro. Il motivo?

Solo quest’ultima ha il riconoscimento facciale in stile Face ID, mentre gli altri due si accontentano del lettore di impronte inscritto nello schermo (Mate 20) e sul retro (Mate 20 X).

Una mancanza, quella dell’accesso avanzato con il volto e del sensore in-display, che giustifica il prezzo minore dovuto per il Mate 20 X, di 899 euro, qualche centinaio in meno del resto della famiglia.

Come è fatto

Oltre al display, vale la pena considerare che a bordo dell’X c’è una batteria da ben 5.000 mAh, che garantisce oltre due giornate di autonomia. A potenziare il device c’è il recente processore Kirin980, affiancato da 6 GB di Ram e 128 GB di storage con supporto alle schede esterne. LA configurazione della fotocamera è la stessa quadrangolare dei modelli recenti: 40 MP + 20 MP + 8 MP + flash LED. Anteriormente la camera è da 24 megapixel.

Nato per il gioco

Huawei afferma che il Mate 20 X nasce per soddisfare le esigenze dei videogiocatori mobili. Dunque non un prodotto per il business, come può essere il Mate 20 Pro o il concorrente Note9, ma una macchina dalla destinazione diversa, seppur sempre polivalente.

Per questo la compagnia ha delineato soprattutto il potenziale gaming, spingendo sulle 6,67 ore di gioco continuo, la diagonale perfetta per fruire di titoli in 3D, la presenza di una tecnologia di raffreddamento a liquido e un accessorio aggiuntivo, un gamepad dentro cui piazzare il Mate, così da trasformarlo in un surrogato della Switch. E non è tutto: dentro la confezione ci sarà pure una M Pen, che offre 4.096 livelli di pressione, giusto per completare il già vasto territorio di utilizzo.

Resta un sogno

Huawei ci ha confermato che il Mate 20 X in Italia non arriverà. Un peccato visto che una recente ricerca Strategy Analytics afferma come la gente ami i modelli dai 5,5 pollici in su. Se poi aggiungiamo la particolare declinazione gaming allora il prodotto poteva avere un gran senso, soprattutto da noi.

Ad ogni modo dove presente, lo smartphone costa l'equivalente di 899 euro, il giusto considerato quello che ha dentro.

Le specifiche

  • OS: Android 9 Pie con EMUI 9.0
  • Schermo: Ultra Large Display OLED da 7,2” FullHD+
  • Processore: Kirin 980
  • Memoria: 6GB di RAM
  • Storage: 128GB di memoria interna espandibile
  • Accessori: Huawei M-Pen
  • Extra: Certificazione IP53 contro acqua e polvere
  • Batteria: 5.000 mAh con raffreddamento a camera di vapore
  • Fotocamera posteriore: 40MP f/1.8 + 20MP f/2.2 + 8MP f/2.4
  • Fotocamera anteriore: 24MP
  • Connettività: 4G LTE, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, BT5.0, GPS+GLONASS, NFC

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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